Venerdì 17 Maggio, aggiornato alle 22:24

Il Parco di Porto Conte denuncia il Comitato per Punta Giglio. Sui social diffuse affermazioni diffamatorie

Il Parco di Porto Conte denuncia il Comitato per Punta Giglio. Sui social diffuse affermazioni diffamatorie

Pubblicata il 17 Maggio,  all’Albo Pretorio Aziendale del Parco la Delibera del Consiglio Direttivo n.28 del 13.05.2021 che ha per oggetto “Interventi a Punta Giglio. Autorizzazione al deposito di Denuncia-Querela”. Con questa Delibera si autorizza  il Presidente del Parco a “presentare nanti l’autorità giudiziaria denuncia-querela per i reati che verranno ravvisati nei confronti del Comitato denominato “Alghero per Punta Giglio” e delle altre persone che si dovessero ritenere responsabili di comportamenti in violazione della legge penale per le causalità evidenziate in parte premessa; di CONFERIRE MANDATO al Direttore del Parco, con il supporto della Struttura tecnica, di reperire sul mercato società specializzata nella acquisizione di commenti/post pubblicati sul social media “Facebook” da certificare con specifica relazione tecnica da produrre, pro futuro, in giudizio; di DEMANDARE al Direttore del Parco la ricerca di avvocato qualificato in materia, al fine che lo stesso possa garantire assistenza legale all’Ente nella procedura de qua ed in altre ad essa connesse o collegate, predisporre e adottare ogni eventuale atto conseguente e necessario per la difesa dell’Azienda Parco in ogni sede giudiziaria, compresa l’eventuale costituzione di parte civile nel processo penale;

E’ il risultato del clima avvelenato che si è generato ad Alghero, con riferimento all’intervento nel compendio militare di Punta Giglio, avversato da tante persone riunite in un Comitato denominato “Alghero per Punta Giglio”. La  Denuncia è stata affissa all’albo pretorio dell’Ente Parco nel giorno stesso in cui in Piazza Porta Terra si è tenuta una manifestazione, culminata con dibattito pubblico alla presenza di centinaia e centinaia di persone.
A leggere l’atto pubblicato, ripercorre sommariamente l’iter che ha condotto ad autorizzare l’intervento alla società cooperativa “Il Quinto Elemento”, e il ruolo del Parco.

Si legge: l’Ente Parco ha sempre riservato una particolare attenzione all’intera operazione interloquendo fin dalle fasi iniziali con l’Agenzia del Demanio, col Comune di Alghero e con la stessa Cooperativa vincitrice; intendimento dell’Ente Parco è sempre stato quello di portare avanti ogni possibile azione di competenza per assicurare la sostenibilità dell’intervento e la sua reale realizzabilità (autorizzabilità) all’interno di un’area protetta, tanto da contribuire in modo determinante a fare modificare la originaria proposta progettuale che, benchè risultata vincitrice del bando, non risultava compatibile ed autorizzabile rispetto al quadro vincolistico esistente e tanto meno sostenibile sotto il profilo ambientale proprio perché ricadente all’interno di un’area protetta. Grazie anche ai suggerimenti dell’Ente Parco, della Soprintendenza e del Comune di Alghero la proposta progettuale è stata modificata sostanzialmente dalla Cooperativa proponente per renderla compatibile con l’area naturale protetta e con i diversi vincoli di natura edilizia e paesaggistica, nonché con la esigenza del pieno rispetto della storia, della salvaguardia della memoria e della identità dei luoghi;  dopo un lungo iter progettuale e procedimentale – che ha visto coinvolti, oltre al Parco di Porto Conte: il Servizio valutazione ambientali della Regione Sardegna; l’Ufficio tutela del paesaggio della Regione Sardegna – Ufficio settentrionale di Sassari; la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro; l’Ufficio delle Dogane di Sassari; gli Uffici del demanio e patrimonio, del demanio marittimo e della edilizia privata del Comune di Alghero – a seguito di apposita conferenza di servizi veniva rilasciata dai competenti uffici del Comune diAlghero autorizzazione unica (provvedimento unico n.2749 del 28/10/2020) alla realizzazione del progetto di restauro, risanamento conservativo, rifunzionalizzazione e allestimento museale dell’ex Batteria S.R. 413 in LOCALITÀ PUNTA GIGLIO.

Il motivo della denuncia.
A seguito dell’autorizzazione unica rilasciata dal Comune di Alghero e dell’accantieramento dei lavori in parola, si è costituito sul social media “Facebook” un Comitato denominato “Alghero per Punta Giglio” che fin da subito ha avviato una campagna di forte contestazione dell’iniziativa, con la diffusione di notizie non veritiere e diffamatorie, nonché lesive dell’immagine delle Istituzioni coinvolte ed in particolare dell’Ente Parco.
Da qui la necessità di presentare denuncia-querela nei confronti del Comitato denominato “Alghero per Punta Giglio”, e delle altre persone che si dovessero ritenere responsabili di comportamenti in violazione della legge penale a danno dell’Ente Parco”.
Si alza il livello dello scontro, e si sposta nelle sedi Giudiziarie. Il Parco si sente diffamato, e si vuol tutelare; le ragioni del Comitato Alghero per Punta Giglio, della sua nascita e del suo divenire,  sono altre e di altra natura. I commenti diffamatori sui Social sono reati perseguibili ed  è acclarato, e le responsabilità non si possono declinare.

 

 


Condividi:


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi