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GdF – Sequestrati oltre 1900 giocattoli contraffatti al Porto Canale di Cagliari

GdF – Sequestrati oltre 1900 giocattoli contraffatti al Porto Canale di Cagliari

Cagliari, 15 maggio 2024. Sequestrati oltre 1900 giocattoli contraffatti al Porto Canale di Cagliari.
I funzionari dell’ufficio delle Dogane di Cagliari in servizio presso la SOT Porto Canale, con la
collaborazione dei militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cagliari, hanno
sequestrato n. 1912 giocattoli contraffatti all’interno di un container proveniente dalla Cina.
L’attività si inserisce nel settore del controllo delle merci in transhipment nel Porto Canale il cui
movimento ha avuto un notevole incremento a seguito dell’avvio di nuove linee commerciali da
e per il continente africano.
I giocattoli oggetto di sequestro (di varie marche come Mattel, Lego, Monopoli, Scarabeo ecc.),
comprendenti anche trousse di cosmetici “truccabimbi” e raffiguranti personaggi come Barbie e
Paw Patrol, molto popolari tra i bambini, sono risultati privi di qualsiasi autorizzazione per la
riproduzione dei marchi rappresentati, come attestato dalle case titolari degli stessi, prontamente
interpellate.
Inoltre, non sono risultati conformi alle norme in materia di sicurezza perché realizzati senza
alcuna garanzia sui materiali e sulla componentistica elettrica ed elettronica utilizzata, come
previsto dal D.lgs. n. 54 dell’11 Aprile 2011, attuativo della Direttiva europea n. 2009/48/CE che
impone che i prodotti immessi sul mercato siano conformi a specifici requisiti di sicurezza e che
ogni componente (comprese le sostanze chimiche che contengono), sia pensato e sviluppato in
modo da non compromettere la sicurezza e la salute del bambino.
L’Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza operano per contrastare la commercializzazione
di prodotti contraffatti che incide sulla sicurezza e la salute dei consumatori e che ha riflessi
sull’economia del Paese, poiché l’imitazione fraudolenta di un prodotto provoca deviazioni del
traffico commerciale e fenomeni di concorrenza sleale, producendo un grave danno allo sviluppo
della ricerca e alla capacità di innovazione. Inoltre, è un importante strumento di contrasto a
fenomeni di sfruttamento lavorativo nell’ambito del ciclo produttivo in cui si ricorre a opifici non
autorizzati in cui spesso viene fatto ricorso a manovalanza in nero e clandestina.


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