“ARST non tratti il nord-ovest Sardegna come un campo per sperimentazioni incompatibili con le esigenze di tutela ambientale, con le specificità delle aree a vocazione rurale e, soprattutto, con l’aspirazione a collegamenti metro tranviari in grado di penetrare in ambito urbano e collegare i centri della città tra loro, con il porto e con l’aeroporto, collegamenti degni di un territorio che punta a un immediato futuro metropolitano”. Era la presa di posizione univoca dei tre candidati a sindaco di Sassari a Alghero e Sorso per il campo largo ovvero Giuseppe Mascia Raimondo Cacciotto e Maria Giovanna del Rio, correva il mese di maggio 2024.(LEGGI).
Il progetto in sintesi: I mezzi a idrogeno partiranno dalla nuova stazione di Mamuntanas e collegheranno l’aerostazione anche con Sassari e Alghero. Raggiungere in treno l’aeroporto di Fertilia non sarà più un miraggio. I soldi, li aveva stanziati nel 2021 il Governo, attingendo alle risorse Pnrr
Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti. L’Arst come noto ha annunciato un piano per un collegamento ferroviario a scartamento ridotto, con annesso impianto di produzione di idrogeno da impiegare per alimentare treni e in futuro gli autobus il progetto da 124 milioni di euro è ora al vaglio degli uffici regionali per la valutazione sull’impatto ambientale (LEGGI).
E non è passato inosservato oggi che gli stessi attori che qualche mese fa, avevano preso una posizione netta e inequivocabile, stiano con grande sofferenza tentando di ricucire uno strappo con un territorio, che si oppone strenuamente a un progetto definito inutile, costoso e sorpassato.(LEGGI)
Aziende attraversate, abitazioni lambite, ambiti territoriali con culture di pregio, fasce olivetate per intenderci, sono interessate dal percorso che da Surigheddu condurrà all’Aeroporto.
L’assemblea andata in scena oggi, nel salone delle conferenze nella Cantina Sociale di Santa Maria La Palma, alla Presenza del Sindaco di Alghero dell’Assessora ai trasporti, del Vicesindaco di Sassari, dei progettisti dell’Arst, e’ un percorso di progettazione compartecipata, cerca l’ascolto degli attori sul territorio, e tenta, spiegando, di far digerire un progetto futuristico. Un progetto sperimentale, che dovrà vedere la luce entro il giugno 2026, poiché è collegato con un finanziamento del PNRR. Centinaia di milioni di euro destinati a un’infrastruttura che deve promuovere non solo lo sviluppo urbano ma deve interessare l’intero territorio per far diventare il triangolo Sassari -Alghero – Porto Torres il perno dei processi di sviluppo del Nord Sardegna (LEGGI).
Oggi ci sono da fare scelte, da una parte si guarda con interesse al progetto finanziato, dall’altra si cerca di dialogare con un territorio e con tante aziende che verranno interessate da un progetto che si incunea su un territorio che è la vera parte produttiva dell’agro di Alghero, ovvero i terreni della Bonifica.(LEGGI)
La rabbia in sala è stata esternata in maniera plateale dai componenti il comitato Metrotramvia , con l’Ing Giuseppe Fiori e Rosario Musumeci che hanno visto un orizzonte nerissimo, e una Waterloo su tutto il fronte (LEGGI)
E allora dopo un lungo dibattito che ha visto tante persone succedersi al cospetto del tavolo della presidenza, con nessuna voce favorevole, si è fatta sintesi finale.
L’assessora ai trasporti Barbara Manca ieri era ad Alghero, quasi una sorpresa, poichè alla vigilia non era nella scaletta dei presenti che avevano aderito all’iniziativa, nella sala Convegni della Cantina di Santa Maria La Palma, ci ha messo la faccia, ha ascoltato tutti, si è fatta un’idea sul sentire dei diretti interessati, per chiudere il dibattito, difendendo la bontà dell’intervento, e ha dichiarato a chiare lettere: “il progetto non è chiuso, è stata esplicitamente chiesta una proroga perché si vuole interloquire con la comunità, in un processo partecipativo. Ed è per questo che i cittadini possono presentare le loro osservazioni entro il 15 novembre. I dubbi – ha affermato l’Assessora – nascono quando non si conosce in maniera approfondita il tema. E si hanno dubbi sulle tecnologie, sul tracciato, ovviamente questo non è un progetto già chiuso, sono consapevole che i tempi sono molto stretti, ed essendo un finanziamento PNRR le scadenze sono in alcuni casi a giugno 2026, ma è un’opportunità importante che deve essere colta dal territorio, e non è un progetto chiuso siamo nella fase di valutazione di impatto ambientale, è stata concessa una proroga di 30 giorni che non è una formalità, è proprio una proroga nella prospettiva di venire qua, nel territorio, è una tappa del processo partecipativo.
Sulla stessa riga il Sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto, “Vogliamo coinvolgere la cittadinanza tutta su un intervento così invasivo, per quanto possa essere necessario, è importante condividerlo, gli umori della cittadinanza vanno senz’altro ascoltati. Ci sono margini per le osservazioni, il Comune di Alghero ha chiesto il deferimento dei termini proprio per poter consentire una più ampia partecipazione, anche in maniera informata come avvenuto nell’ incontro di oggi, e fare le osservazioni in maniera puntuale, che vanno presentate entro il 15 novembre. A tal proposito chiediamo che ci vengano indirizzate comme Amministrazione, perché poi si possano fare delle osservazioni più organiche, per verificare ed eventualmente deferire ulteriormente i termini, qualora lo riteniamo necessario, perché un progetto di questo tipo deve essere sostenuto quanto più possibile, chiaro quanto più possibile e condiviso con la cittadinanza”.
Anche l’onorevole Valdo Di NOLFO consigliare regionale espressione del territorio ha preso la parola ed ha tenuto a ribadire che “è stata un’assemblea molto partecipata, un sintomo di quanto c’è necessità di confronto. La politica deve uscire dai palazzi incontrare la gente perché solo con la condivisione, i progetti migliorano e diventano utili per il territorio.
Anche di NOLFO ha affermato che il tracciato deve essere modificato: “ negli anni scorsi è mancata la condivisione, il processo è rimasto fermo, d’ora in poi cambierà il modo di confrontarsi con i cittadini e in questi giorni li convocheremo in Assessorato Regionale e proveremo a capire con loro quali sono le criticità e come migliorarle, e come sia possibile ottenere un risultato migliore per il territorio.
E quando il buio era calato da un pezzo nel piazzale interno della Cantina Sociale di Santa Maria la Palma, le persone in capannelli, commentavano in maniera animata il risultato finale della serata, che divide. E qualche voce senza mezzi termini ha parlato di tradimento. E proprio questa parola lascia intendere come l’assemblea abbia diviso trasversalmente non solo i partiti, ma anche i convenuti.
Riserve dette a denti stretti dagli esponenti del Partito Democratico, lo ha ribadito a chiare lettere l’On. Antonio Spano nel suo intervento, che ha chiesto senza mezzi termini ” ma se noi non dovessimo realizzare questo tratto, bisogna restituire solamente i denari del progetto non realizzato oppure i denari di tutto il progetto? c’è differenza , chiedo se ci sono spazi affinchè si prendano in carico le osservazioni di chi conosc il territorio palmo a palmo, , cioè di modificare il tracciato anche lavorando 24 ore al giorno.
A molti non è passata inosservata l’assenza del primo cittadino di Sassari Giuseppe Mascia, che ad Alghero ha spedito il suo numero 2. Ufficialmente per una indisposizione intervenuta, ufficiosamente perché non condivide l’incedere che porta a riconoscere un progetto che sta andando a grandi passi verso la sua progettazione finale e quindi alla realizzazione. E cosa avrà da dire ancora il leader del Pd Sassarese Silvio Lai che 5 mesi fa parlava apertamente di progetto e scelta da rivedere?.(LEGGI)
Il treno a idrogeno ad Alghero non è piu’ un tabù da questa sera, ma è certo che la battaglia, interna alla coalizione è solo agli inizi. Il Pd di traverso non è un bel vedere, e che siamo solo all’inizio di una battaglia fra anime diverse della coalizione del Campo Largo, compresi gli impegni presi pubblicamente, è certo.