Venerdì 26 Luglio, aggiornato alle 19:58

Treni a idrogeno – Il Nord Ovest della Sardegna subisce scelte non condivise, Pd di Sassari all’attacco di un progetto nefasto

Treni a idrogeno – Il Nord Ovest della Sardegna subisce scelte non condivise, Pd di Sassari all’attacco di un progetto  nefasto

Di seguito il Documento della Segreterie Provinciale e Cittadina di Sassari del Partito Democratico, si legge

“Ancora una volta il Nord Ovest della Sardegna subisce scelte non condivise, non utili e addirittura dannose per lo sviluppo del territorio.

Questa volta è la realizzazione della tanto attesa infrastruttura per la mobilità su ferro che vede modificare l’impostazione dell’elettrificazione delle tratte Sassari-Sorso -Alghero- Aeroporto a favore di una sperimentazione dei treni a idrogeno, ben sapendo che  a oggi, non risulta in Italia alcun treno alimentato a idrogeno certificato all’Agenzia Nazionale Sicurezza Ferrovie Italiane Strade ed Autostrade. Inoltre, RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ha dichiarato antieconomico l’utilizzo di treni a idrogeno per tratte inferiori a 142 Km; quindi, siamo in un range di antieconomicità rispetto all’intera tratta Alghero – Sassari – Sorso, compreso il raccordo previsto per l’aeroporto.

Ma chi decide sulla testa del territorio? Chi decide dello sviluppo di un territorio? Ci si domanda se le scelte che stanno per ricadere  sui cittadini e sul sistema economico del Nord Sardegna siano competenza dell’ARST con una Giunta regionale supina e un Governo ispiratore del disastro imminente o debbano essere frutto del governo del territorio che aveva già programmato e deciso?

La lettura degli eventi ci racconta di spinte economiche estranee agli interessi del Nord Sardegna: la Germania, per esempio, ha anticipato l’inserimento nel 2022 dei treni a idrogeno e ora, già a gennaio 2023, denuncia esiti disastrosi per il trasporto nell’area di sperimentazione del Reno-Meno, alcune regioni italiane hanno declinato la possibilità della sperimentazione in cambio dell’elettrificazione delle tratte, Brescia e il territorio della Valcamonica non vogliono la sperimentazione di un mezzo ancora non efficiente, soggetto a tempi lunghissimi di realizzazione, a guasti continui e costi inaccettabili.

È bene sapere che il costo di un’unità di treno a idrogeno è tre volte maggiore rispetto a un equivalente Tram-Treno elettrico. Il costo di produzione dell’idrogeno è notevolmente alto, antieconomico e ha un basso rendimento: a partire dal 100% di energia elettrica rinnovabile o comunque fornita, “alla ruota” del veicolo a idrogeno arriva solo il 30-33% dell’energia motrice utile; se si usasse la stessa energia per alimentare direttamente il motore elettrico, tramite la linea aerea di contatto tradizionale, il rendimento alla ruota è intorno all’80% dell’energia motrice utile.

A tutto questo si aggiunge che il treno a idrogeno comporta un’area di vincolo invalicabile e inutilizzabile per tutto il percorso pari a 70 metri contro i 7 m del tram elettrico, e che la sua alimentazione con Idrogeno, di cui non è chiara la scelta della fonte di produzione se attraverso la rete elettrica con certificati verdi, nuove pale eoliche e /o fotovoltaico, comporta l’impianto industriale per la produzione che, sulla base delle nuove scelte,  troverebbe collocazione in regione Mamuntanas, area a destinazione e vocazione agricola.

Ci si domanda perché a Cagliari e Oristano si procede con l’elettrificazione con tempi certi, costi minori, sicurezza di efficienza, omogeneità di alimentazione del sistema ferroviario, mentre al Nord Ovest si pretende di “ sperimentare” l’idrogeno e si sottopone il territorio ad un’ulteriore frammentazione del sistema ferroviario locale con la presenza contemporanea di treni a idrogeno, a gasolio e Tram Treni elettrici. Tutto ciò non è neanche coerente con quanto previsto dal Programma Regionale di Sviluppo 2007/2020 e dal Piano Regionale dei Trasporti che prevede l’elettrificazione di tutte le tratte.

Sulla base di quali interlocuzioni con il Governo si sia addivenuti all’assegnazione del progetto di ‘sperimentazione’? Sulla base di quali valutazioni e studi tecnici sia stata validata la fattibilità di tale sperimentazione a fronte degli esempi disastrosi in Germania?

Ciò che fa riflettere è il silenzio o peggio, l’assenso, dei sindaci dei Comuni interessati di Sassari, Sorso e Alghero che non colgono o non vogliono contrastare scelte governative che segneranno il futuro economico dell’intero territorio, dello stesso Aeroporto di Alghero/Fertilia, della circolazione e sviluppo turistico oltre alla devastazione dell’agro di Olmedo-Alghero-Fertilia con vincoli di accessibilità e occupazione abnorme di territorio per la costruzione di un ancora inefficiente trasporto ad idrogeno e degli apparati industriali conseguenti.

Il Partito Democratico con le segreterie provinciale e della Città di Sassari, i Parlamentari, i Consiglieri Regionali, i Consiglieri comunali e gli amministratori del Pd non condividono le scelte che si stanno attuando e che modificano pesantemente gli intenti e le decisioni a suo tempo assunte circa l’elettrificazione della rete ferroviaria, che modificano percorsi ferroviari in modo irrazionale e che ricadranno pesantemente sullo sviluppo del territorio e delle Comunità”.

Una nota pesantissima contro le scelte della regione, ma che a nostro modesto avviso, omette involontariamnte di dire che ad Alghero c’è un grande fermento al riguardo. L’attività del Consigliere Comunale e Capogruppo DEM di Alghero Mimmo Pirisi non si può sottacere, per completezza di informazione. E’ lui che ha organizzato, voluto e fatto presenziare in un dibattito pubblico a Sa Segada nella sede del CdB, il Sindaco di Alghero Mario Conoci, l’Assessore competente Emiliano Piras e il Dirigente Fois ( LEGGI). Ed è in quella occasione che l’Assessore Emiliano Piras ha pubblicamente preso impegni per attivare una interlocuzione con gli uffici della Regione e dell’Arst (LEGGI). Risulta persino che ad oggi sia attiva ua raccolta di firme dei cittadini dell’Agro di Aghero e non solo, a dimostrare tutta la contrarietà al progetto. treni a idrogeno . Forse, ma non è una certezza, su Alghero pesa e non poco l’assenza di una Segreteria titolata e legittimata ad argomentare tutta l’attività sin qui svolta da chi in città e sul territorio si sta spendendo senza risparmio di energie.  Giusto per completezza di informazione ( Il Direttore )

Nella foto l’assemblea a Sa Segada, e il filmato riferito all’incontro

 


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