In occasione del III Workshop delle Rete regionale per la conservazione della fauna marina
che si svolgerà ad Alghero il 12 e 13 giugno presso la sede dell’Area marina protetta Capo
Caccia – Isola Piana e Parco regionale di Porto Conte, verrà liberata in ambiente naturale
“Maria Lourdes”, un esemplare di Caretta caretta. La tartaruga, che era impossibilitata alle
immersioni in quanto afflitta da costipazione intestinale dovuta all’ingestione di plastica, è stata
riabilitata presso il Centro recupero animali marini del Parco Nazionale dell’Asinara, nell’ottica
di collaborazione della rete regionale che comprende anche gli organi di sorveglianza come la
Guardia Costiera e il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.
E, per una tartaruga che riguadagna la libertà, segnaliamo un altro recupero proprio di questi
giorni, un altro esemplare di Caretta caretta è stato recuperato presso l’Argentiera da un
diportista attento all’ambiente. Il piccolo esemplare, chiamato “Elisabetta”, presentava
anch’esso difficoltà all’immersione ma anche la mancanza di una pinna anteriore, con la ferita
già in fase di cicatrizzazione. Tali amputazioni, che purtroppo non sono rare ma non
pregiudicano una vita normale, sono spesso dovute a costrizioni da parte di nylon o pezzi di
reti da pesca che causano lacerazione e poi cancrena nell’arto interessato. Anche questo
piccolo esemplare è nelle mani premurose del personale del Centro di recupero dell’Asinara.
Tutti gli interventi, che interessano anche le nidificazioni di tartarughe e gli spiaggiamenti dei
cetacei, sono ripartiti per territorio di competenza tra i vari nodi della Rete regionale per la
conservazione della fauna marina