“Abbiamo letto con interesse il comunicato del dimissionario CdA del Parco di Porto Conte, comprendiamo le difficoltà che ci sono state durante l’epidemia COVID che ha ridotto gli introiti, riconosciamo anche che per amministrare una struttura complessa come Parco e AMP occorrono doti di amministratore che si acquisiscono con il tempo ed una capacità di interfacciarsi con le varie comunità che popolano il territorio e con gli interessi economici di vario genere e con entità come le Associazioni che tanto hanno voluto e fatto per la creazione del Parco”. E ‘l’inizio di una nota a firma del Dott. Francesco Guillot Coordinatore regionale Lipu, che interviene dopo aver letto la relazione di fine mandato del CdA ucsente del Parco (LEGGI), che contiene aggettivazioni colorate contro associazioni e cittadini colpevoli di non sottoscrivere tutte le decisioni del Parco di Porto Conte-AMP negli ultimi 5 anni. Si legge ancora:
L’Amministratore cui è riposta la fiducia degli amministrati deve fare ma soprattutto deve fare bene, altrimenti è meglio che non faccia, nel caso di un amministratore di un Parco il Bene è l’Ambiente e la Biodiversità che devono essere conservati, gli aspetti economici, seppure importanti, vengono dopo.
Faccio l’esempio: se una Area Marina protetta vuole salvaguardare una specie in forte diminuzione come la Berta maggiore, che nidifica in grotte e piccole cavità lungo la costa e che ha abitudini crepuscolari o notturne per il rifornimento dei piccoli, e che sono particolarmente danneggiate dall’inquinamento luminoso, come affermato anche dalla rappresentante del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano in “Talassa, nuove iniziative per la conservazione degli ecosistemi costieri in Arcipelago Toscano” nel convegno tenutosi nella sede del Parco di Porto Conte in Data 8/10/2024.
Per questo motivo non si può incentivare la sosta notturna di centinaia di imbarcazioni illuminate, in particolare di grandi yacht dai 40 ai 100 metri per l’ormeggio dei quali si stanno progettando campi di centinaia di boe, ed è ovvio che chi si occupa di difesa dell’ambiente si opponga ad un tale Progetto utilizzando tutte le armi legali .
Per quanto poi ai giudizi nei nostri confronti, spiace la caduta di stile del C.d.A. uscente che definisce “facinorosi” o “ che “urla contro la luna” coloro che hanno avuto l’ardire di obiettare sul “fare”. Non si riesce a capire se non essere d’accordo e criticare alcune scelte del Parco significhi essere facinorosi o licantropi.
Eppure la Nostra Associazione ha sempre offerto la propria collaborazione al Parco ed ha consegnato allo stesso la più importante scoperta degli ultimi anni, la prova della nidificazione del Falco pescatore. Quando scoprimmo il nido del Falco pescatore nel Giugno 2020 il nostro primo pensiero fu comunicarlo al Parco di Porto Conte, tale evento non fu un fatto casuale ma la diretta conseguenza di un progetto che un lungimirante Direttore nel 2012 mise in campo avvalendosi della collaborazione della Lipu e del Parco regionale della Corsica e di ornitologi esperti .
Colgo l’occasione per augurare nuovo C.d.A. un buon Lavoro, assicurando da parte nostra il massimo della disponibilità a collaborare” conclude il Dott. Francesco Guillot Coordinatore regionale Lipu