Domenica 19 Maggio, aggiornato alle 22:45

L’area Marina Protetta di Capo Carbonara verso l’aggiornamento delle aree di protezione (zonazione) con il progetto Blue4all

L’area Marina Protetta di Capo Carbonara verso l’aggiornamento delle aree di protezione (zonazione) con il progetto Blue4all

Nei giorni scorsi, nel Comune di Villasimius, l’incontro preparatorio per la creazione dei
gruppi di stakeholders, tra gli operatori economici, autorità e professionisti del settore (SEG).
Il sindaco Dessì: “l’Area Marina protetta è una grande opportunità per tutti”.

Cagliari, 09/04/2024 – Un nuovo modello di co-gestione per riorganizzare le aree di
protezione a mare, beneficiando di tutti gli strumenti e conoscenze messe a disposizione dal
progetto Blue4All. Nell’Area Marina Protetta Capo Carbonara a Villasimius si sono svolti gli
incontri propedeutici per la costituzione di un gruppo di lavoro composto da operatori,
professionisti ed istituzioni, con il coordinamento dell’Area Marina Protetta e in
collaborazione con la Fondazione MEDSEA. Il gruppo si confronterà sull’aggiornamento e
sulla “ri-zonizzazione”, ovvero la riorganizzazione delle zone marine protette dell’AMP Capo
Carbonara e testerà alcuni degli strumenti messi a disposizione dal progetto Blue4All. Il
percorso, finanziato dal programma Europeo HORIZON Europe Ocean Mission, mira a
rafforzare la rete e la gestione delle Aree Marine Protette in Europa – grazie ad un network di
22 partner internazionali e 25 tra Aree Marine Protette e network AMP, 12 siti informativi e
13 laboratori viventi, tra cui quello della Area Marina Protetta Capo Carbonara.
Nei giorni scorsi, nei locali del Comune di Villasimius, si sono svolti gli incontri di
presentazione alla presenza, online e dal vivo, delle istituzioni (ISPRA, Assessorato Regionale
della Difesa dell’Ambiente), di controllo e vigilanza ( Capitaneria di Porto e Corpo Forestale –
BLON di Villasimius) e di ricerca (Università di Cagliari, Centro Nazionale Ricerche – IAS CNR)
e degli operatori locali (appartenenti alle categorie: diving, trasporto passeggeri, noleggio e
locazione, pescatori professionali e pesca- turismo).
Negli incontri, coordinati dalla Fondazione MEDSEA e dall’Area Marina Protetta Capo
Carbonara – entrambi partner di progetto -, sono intervenuti il sindaco di Villasimius, nonché
presidente dell’AMP, Gianluca Dessì, l’assessore all’ambiente Sebastiano Ledda, la direttrice
dell’AMP, Valeria Masala e la responsabile MEDSEA delle attività a mare e coordinatrice del
progetto, Francesca Frau.
L’Area Marina Protetta “Capo Carbonara”, istituita nel 1998 con Decreto del Ministero
dell’Ambiente (poi modificato nel ’99 e poi sostituito integralmente dal Decreto Ministeriale
del 7 febbraio 2012), oltre a coincidere quasi interamente con il Sito di interesse
comunitario SIC (istituito ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CEE), è diventata Area ASPIM
(Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea) ai sensi della Convenzione per la
protezione del Mar Mediterraneo dai rischi dell’inquinamento, meglio conosciuta come
“Convenzione di Barcellona”. “Un Percorso lungo e articolato, – ricorda Dessì, presidente
della AMP e sindaco di Villasimius – fortemente voluto dalla comunità e che ha richiesto un
grande impegno di tutti negli ultimi due decenni: del Comune, della Direzione e dei
Professionisti della AMP”. Un impegno comune che “ha portato progressivamente ad un
miglioramento dello stato di conservazione, rilevato da numerosi studi – continua il sindaco –
e questo ha aumentato la sua attrattiva, generando ancora più benessere per tutti: oggi
operano in mare oltre il doppio degli operatori. Se oggi possiamo godere dell’opportunità di
iniziative di questa portata, come lo è Blue4All, è proprio grazie a questo progetto comune
che vogliamo portare nel futuro”.
Durante gli incontri sono stati discussi i prossimi step di progetto – tra cui l’istituzione di un
Gruppo di Coinvolgimento ristretto degli Stakeholder (SEG), composto dai rappresentanti
delle istituzioni e degli operatori privati. Il SEG “avrà un ruolo fondamentale
nell’applicazione, nella co-creazione e nel test degli strumenti volti a ottimizzare le AMP e
le reti ad esse associate – spiega Valeria Masala, direttrice dell’AMP, che aggiunge: “Blue4All
è una grande opportunità e arriva dopo anni di studio e ricerca che evidenziano la necessità
di ripensare all’attuale zonazione dell’Area Marina Protetta”.
Francesca Frau, biologa marina e coordinatrice del progetto Blue4All per MEDSEA, durante
gli incontri a Villasimius ha fornito una panoramica dettagliata dell’ambizioso progetto
Blue4All mettendo in evidenza il vantaggio di lavorare all’unisono su tutti i livelli, ricerca,
governance, economico, istituzionale, per “portare il migliore output possibile” per la
configurazione futura dell’AMP. Inoltre, il progetto, che si distingue per la sua vasta portata,
rappresenta “un ampio spettro di condizioni geografiche (ad esempio, posizione,
dimensione, habitat) e di governance (ad esempio, stato di protezione, grado di
coinvolgimento degli stakeholder) che corrispondono alla maggior parte delle AMP nelle
acque dell’UE”.
Tra gli output di progetto, la creazione di una Piattaforma Blueprint per le AMP, che sia
accessibile, intuitiva e dotata di strumenti efficaci, efficienti e resilienti, uno strumento
fondamentale per affrontare le sfide ambientali attuali.
MEDSEA Foundation
La Fondazione MEDSEA lavora per la tutela e il ripristino degli ecosistemi marino costieri
con l’obiettivo di accelerare sul processo di transizione ecologica per arrestare la perdita di
biodiversità nel Mediterraneo e adattarsi ai cambiamenti climatici. Dal 2015 ad oggi,
MEDSEA – con sede a Cagliari, in Sardegna – ha lavorato in oltre 12 Paesi del Bacino
Mediterraneo con più di 100 partners, tra le più importanti ONG internazionali di
conservazione della natura, Università ed Istituti di ricerca, e porta avanti campagne di
riforestazione a mare (Una Foresta Marina) e a terra (Hope for Sennariolo) su larga scala.


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