Domenica 19 Maggio, aggiornato alle 9:57

La rivista culturale “Antas” si propone ai lettori con una nuova veste grafica: Alessandra Ghiani : stare al passo con i tempi

La rivista culturale “Antas” si propone ai lettori con una nuova veste grafica: Alessandra Ghiani : stare al passo con i tempi

Giunta al trentunesimo numero, la rivista culturale “Antas” si propone ai lettori con una veste grafica rinnovata e un motto che evidenzia lo sguardo proiettato verso il futuro: “nuove visioni di Sardegna” .La direttrice Alessandra Ghiani: «Con il trentunesimo numero della rivista, in edicola in questi giorni, iniziamo un nuovo percorso partendo da una veste grafica più moderna, al passo con i tempi, ideata e realizzata dal nostro direttore artistico Simone Riggio. Un cambiamento che si rifletterà, almeno in parte, anche sul modo di proporci al pubblico di lettori, senza snaturare la vocazione culturale che da sempre anima “Antas”».

 

La rivista fondata dall’editore Claudio Pia, dal direttore artistico Simone Riggio e dallo storico direttore responsabile Pierpaolo Fadda intraprende un nuovo cammino. Nata nel 2014 per raccontare l’Isola attraverso le espressioni culturali che la arricchiscono, “Antas” non è mai venuta meno alla sua vocazione. «La linea editoriale, tracciata per 19 numeri dal mio predecessore Pierpaolo Fadda e da me ripresa – racconta Alessandra Ghiani –, non è mai stata rigida. Il denominatore comune, però, è sempre stato uno: raccontare l’anima dell’Isola e delle persone che la nobilitano con i propri talenti. Pierpaolo ha imbastito una trama solida, fatta di racconti, di ironia, di bellezza, noi proseguiamo questo percorso. Abbiamo però ritenuto opportuno, dopo quasi dieci anni, apportare un cambiamento che è soprattutto estetico, ma che rivela anche il desiderio di proporre nuove visioni di Sardegna. “Antas” riparte proprio da questo».

 

L’obiettivo di queste novità, in un momento non facile per l’editoria e per i giornali, è di raggiungere una fascia più ampia di lettori, anche fra i giovani, e di invogliarli a scoprire la rivista.

«Dico sempre ai nostri collaboratori di scrivere con il cuore – prosegue Ghiani –, di stimolare le emozioni del lettore. Questa è la cifra stilistica dei nostri articoli, che peraltro non sono mai costretti in spazi rigidi e per di più sono impreziositi da un generoso e gradevole corredo fotografico. Andiamo un po’ controcorrente rispetto alla brevità richiesta in genere dal giornalismo e, soprattutto, dalla furia dell’oggi. Ma è proprio questa la nostra proposta: prendetevi del tempo per voi stessi e scoprite con noi le perle di Sardegna».

Del nuovo numero della rivista, disponibile nelle edicole e in diverse librerie della Sardegna, sono protagonisti la stilista Emma Ibba, a cui è dedicata la copertina, la casa museo di Grazia Deledda a Nuoro, l’architetto e fotografo baruminese Bruno Massimo Medda, la scrittrice Rossana Copez, la designer Mara Damiani, l’architetta Silvia Mocci, il regista Francesco Bussalai, il musicista algherese Antonello Colledanchise, la pianista e scrittrice Maggie S. Lorelli, lo scrittore Mauro Tetti, il team del progetto musicale Veni, Vidi, Cognovi, la libreria Verbavoglio di Macomer e il borgo medioevale di Tratalias. In chiusura, le recensioni letterarie e cinematografiche.

 


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