Franco Simula l’ anchorman di Alghero presenta in su CatalanTv “lu pais meu“, un contenitore di intrattenimento e dibattito, sulla vita e i costumi della nostra città, compresa la politica, e dentro il contenitore della 1^puntata c’è una intervista il Presidente del Parco Regionale di Porto Conte, Raimondo Tilocca. Una delle poche uscite del Presidente, e sarà anche per questo meritevole di attenzione. Un Raimondo Tilocca particolarmente pepato, dice tutto quello che avrebbe voluto dire da tempo, oggi coglie l’opportunità che gli viene fornita. Una carrellata di una mezz’ora circa e troviamo fra le domande di Franco Simula e le sue risposte, il suo modo di pensare e interpretare il Parco e soprattutto il suo pensiero riguardo i grandi temi che hanno animato e animano il dibattito attuale verso il Parco di Porto Conte e la sua gestione.
“Non so se sono contento o meno” esordisce Raimondo Tilocca – sono andato in pensione per rilassarmi, invece è un grande impegno, è una responsabilità importante, a lottare con la burocrazia e con la politica al fianco”. Accenna alla storia del Parco Raimondo Tilocca, veloce, “ è un parco che ha diverse anomalie – afferma – che comprende anche l’area marina protetta, ha un Direttore, un Cda, e l’assemblea del Parco formata dal consiglio comunale.
Parla del consiglio comunale coincidente con l’Assemblea del parco, con il risultato che “tutte le tensioni che sono in consiglio vengano scaricate nel consiglio comunale bis che quello che si tiene al Parco.
Ma puntualizza : “ Noi come Cda del Parco stiamo lavorando benissimo, che ne dicano gli altri. Il Parco è sotto attacco da quando siamo entrati- afferma Raimondo Tilocca. Parla del caso del taglio del ginepreto ( li chiama alberi) rilevato dal Corpo Forestale e spiega perché il Parco ha la coscienza a posto.
Poi, inevitabile parla di Punta Giglio. “Lì è stata una passione– afferma Raimondo Tilocca, siamo stati il bersaglio privilegiato di una parte della società politica, ambientalista, dove però noi riteniamo come Cda sia stata presa una posizione strumentale, perché il Parco era uno degli attori che partecipava al rilascio delle autorizzazioni. E racconta un particolare su spinte ricevute per liquidare la Cooperativa il Quinto Elemento proprio da Punta Giglio. “Anche dei miei amici sono venuti davanti al Parco e mi dicevano ma perché non revochi le autorizzazioni? ma il problema non era quello di revocare, il problema era che chi partecipava a queste manifestazioni non aveva l’ A-B-C della gestione amministrativa delle autorizzazioni”. Parole pesanti come macigni e le pietruzze che si vuol togliere dalle scarpe diventano sassi.
Un Tilocca impetuoso risoluto, che dice quello che da tempo “ha dentro”, afferma : “Se si vuole far la guerra al Quinto elemento, io ci sto, però andiamo insieme con rispettivi avvocati da un notaio facciamo una fideiussone da 2 milioni di euro e io faccio la guerra che vuoi al Quinto Elemento, poi se soccombo tu paghi i danni“.
Ma vi invitiamo ad ascoltare l’intervista di Franco Simula, le risposte di Raimondo Tilocca, un Presidente del Parco che con le sue affermazioni, le prime dopo le note vicende che lo hanno visto in prima fila come bersaglio da parte di coloro, e non sono pochi, che contestano al Parco, al suo Presidente e al CdA la virata economista dell’oasi protetta. Il Parco messo a reddito è la linea di questa Amministrazione del Parco dove Raimondo Tilocca è Presidente. Dichiarazioni pesate da parte di Tilocca, ma che avranno un peso politico non indifferente, perchè i destinatari mica hanno riposto l’ascia di guerra, e si ha come l’impressione che i sassolini del Presidente possono far male.