“Il promontorio di Punta Giglio, fino a poco tempo fa, era un caposaldo della Natura, destinato, anche per impegni internazionali, alla difesa della Biodiversità di habitat e specie. Lo afferma Giovanni Oliva, che in una nota si regala e regala, un augurio al nuovo anno che inizia. Nella lotta, a difesa di quello che ormai ad Alghero è divento un simbolo per il Comitato di cittadini da lui rappresentato. Ed è avvincente la perseveranza che altri, con le stesse condizioni vissute, avrebbero abbandonato.
Prosegue Oliva
“Sorella Nostra Madre Terra generatrice di Vita, spontanea e libera, lì, lentamente, stava riconquistando spazio, respiro e imponeva i ritmi che rigenerano e producono Salute anche a beneficio dell’Umanità. Quel luogo era patrimonio collettivo tutelato e condiviso, senza forzature, imbrogli, speculazioni e meschinità che sono generatrici di tensioni, corruttrici della concordia sociale.
Sì, era un caposaldo della Natura, destinato alla salvaguardia di specie rare (come l’avifauna migrante rappresentata da berte maggiori e minori, uccelli delle tempeste, falchi pellegrini e i rarissimi gabbiani corsi), necessario alla loro sopravvivenza perché loro potenziale sito di nidificazione e riproduzione; da quando, nel 1999, era stato istituito il Parco Naturale Regionale di Porto Conte, era protetto da norme rigorose e gestito da personale a tale fine retribuito; da tempo non era più piegato ai beceri capricci degli umani.
Oggi, alla fine di una sciagurata vicenda, il promontorio di Punta Giglio è stato nuovamente violato (come lo fu nel ventennio dell’antidemocratico, illiberale e guerrafondaio regime fascista) per essere piegato alla sottocultura della cosiddetta “valorizzazione”, con la sola scusa (a tirare le somme) che mancavano i servizi igienici per i visitatori. La caserma, secondo gli spudorati escamotages adottati per aggirare le norme di tutela, è stata “rifunzionalizzata”!
Ma una cordata di operatori privati sostenuti da politici, più o meno potenti, non può aver la meglio su una comunità cosciente delle proprie prerogative, consapevole dei diritti, conoscitrice delle norme vigenti.
È solo questione di tempo! La nostra mobilitazione continua. La lotta per una causa comune, per la difesa della dignità di una comunità, per il rispetto della Natura, produce gioia ed energie positive! Dà senso e fa bene alla vita di tutti! Lunga vita a Punta Giglio Libera!
Cosa altro aggiungere se non anno nuovo e lotta vecchia, inseguendo un sogno, in una battaglia lunga, articolata e complessa, che vede contrapposte persone e istituzioni, fini e diritti collettivi affievoliti, sperando che questo sia davvero l’anno della chiarezza e della fine di un contrasto che sino ad oggi ha creato fra più parti, nella nostra collettività, fratture che il tempo non sanerà più.