Martedì 26 Settembre, aggiornato alle 17:38

Lettera in redazione: al pronto soccorso c’è un lavorio incessante, i tempi lunghissimi, perchè?

Lettera in redazione: al pronto soccorso c’è un lavorio incessante, i tempi lunghissimi, perchè?

Di seguito una nota pervenuta in redazione da parte di una nostra concittadina che firma  quasi a sottolieare che le sue affermazioni sono rese alla luce del sole e in totale trasparenza, riferite a una esperienza vissuta al pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Alghero.

“Certo  non si può non esprimere vicinanza e solidarietà al figlio,che per tutelare il padre, fa conoscere il suo disappunto circa la sua avventura presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Alghero.

Chi scrive, lo fa per esperienza personale diretta, simile a quella segnalata. Paziente di 92  anni. Seduta sulla sedia a rotelle.

Diagnosi: Versamento pleurico,  Scompenso cardiaco,con tutto ciò che ne consegue. Si consiglia ricovero Urgente. Ingresso in pronto soccorso,ore 19.30 del pomeriggio. Uscita ore 24.45  del mattino. Esperienza non proprio piacevole sia per il paziente che per il familiare. Reputiamo però necessario  fare una  doverosa premessa. Perchè lo dobbiamo,  a chi opera in quella situazione.

Entrare in Pronto Soccorso, è come assistere al lavorio incessante di tante formichine che si  attivano  per prestare soccorso ai tanti che hanno bisogno, e che li si  rivolgono in un continuo viavai. Tempi di attesa lunghissimi. E disagio a non finire. Nonostante la prodigalità, la disponibilità e la solerzia degli operatori presenti, sanitari e non,  si avverte la sensazione che manchi qualcosa o qualcuno  che consenta a questi lavoratori di svolgere le loro mansioni (Missione)  con il massimo della serenità e competenza.

Carenza di personale? Carenza di ausili sanitari?. Sicuramente questo difficile momento dovuto alla Pandemia che stiamo vivendo, non agevola questo tipo di assistenza, ma non si possono non ricordare le cosiddette  passerelle, non si possono non ricordare le  vacue promesse che la popolazione ha ricevuto da parte di rappresentanti  Locali  e Regionali, i quali hanno il dovere morale oltre che istituzionale di provvedere alla Salute del Cittadino. Ospedale Nuovo…

Reparti moderni e funzionali, Integrazione delle figure professionali.. e quanto altro.  Abbattimento delle liste di attesa     Ma quando????.. Si vola  alto.. dimenticando la base. Sono coloro i quali forse non hanno tempo di  aspettare. ma che OGGI  hanno il diritto di    vivere con dignità  anche  la malattia…   Non su una barella o sulla sedia a rotelle” conclude la nota a firma di Elisabetta  Boglioli


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