Lunedì 14 Luglio, aggiornato alle 19:39

Gli allevatori devono essere istruiti e informati prima di procedere alle vaccinazioni massive , situazione tesa negli allevatori di bovini Sardi

Gli allevatori devono essere istruiti e informati prima di procedere alle vaccinazioni massive , situazione tesa negli allevatori di bovini Sardi

DERMATITE NODULARE CONTAGIOSA  BOVINA, IL CENTRO STUDI AGRICOLI: ” ATTENZIONE A VACCINAZIONI A TAPPETO SI VALUTI ATTENTAMENTE , SÌ AGLI ABBATTIMENTI SELETTIVI E MACELLAZIONE NEI MACELLI SARDI DOPO PCR NEGATIVO”

Tore Piana: “Gli allevatori sono al limite. Si agisca con buon senso e visione.” Il Centro Studi Agricoli interviene con forza sulla gestione dell’emergenza legata alla dermatite nodulare contagiosa dei bovini, una delle tante malattie virali, che continuano a colpire ciclicamente la Sardegna, generando forti ripercussioni economiche e psicologiche sugli allevatori.

«Siamo fortemente preoccupati alle vaccinazioni a tappeto indiscriminate, senza che vengano spiegate attentamente e dettagliatamente tutte controindicazioni agli allevatori Sardi e che rischiano di compromettere la qualità e la commercializzazione del nostro bestiame sano», raccogliamo tutte le diffidenze e preoccupazioni dei nostri allevatori associati e non vorremmo che fossero usati come base sperimentale, afferma Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli. «Plaudiamo invece alla strategia degli abbattimenti selettivi, mirati solo ai capi effettivamente positivi, perché più efficaci e meno impattanti sul comparto.»

Il Centro Studi Agricoli chiede alle autorità competenti e alla Regione Sardegna di adottare misure più razionali e basate su evidenze scientifiche:

«Si consenta la macellazione degli animali risultati negativi al test PCR nei mattatoi Sardi. Solo così possiamo salvare un intero comparto produttivo – continua Piana – senza infliggere ulteriori danni a un settore già provato da altre emergenze sanitarie e burocratiche.»

«Gli allevatori sono allo stremo, stanchi di dover fronteggiare da soli virus che, con ciclicità, tornano a colpire la nostra isola senza una strategia efficace di lungo periodo», conclude Piana.

Il Centro Studi Agricoli si dice pronto a collaborare con istituzioni sanitarie e associazioni per costruire un protocollo operativo realistico, sostenibile e condiviso, nell’interesse della salute animale e della tenuta economica degli allevamenti sardi.


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