Ha lasciato la vitta terrena Carlo Solinas. “Gatto”. Un insegnante di Artistica, ormai in pensione. Un velista di gran capacità, nonché coltivatore di innumerevoli interessi, che lo hanno portato a conoscere tante persone. Un uomo di Alghero, che amava spassionatamente la sua città e la difendeva in ogni circostanza.
Nato e cresciuto in quello spicchio di Alghero racchiuso fra Via Gioberti e Via Roma, Carlo di Alghero conosceva pregi e difetti. Compagno di Classe allo Scientifico di Alghero, sin da allora manifestava spiccate doti di creatività che solo un artista “dentro” , può avere. Anticonformista, progressista e sognatore, spesso si è scontrato con mondi che non lo capivano, lui, incapace di scendere a compromessi, poiché profondamente convinto di stare dalla parte del giusto. Scout in quel San Francesco che è stato fulcro degli “esploratori”
Carlo Pietro Solinas, noto anche con il nomignolo di “Gatto”, è stato un artista algherese attivo per molti anni nel panorama culturale della città . Noto per le sue opere realizzate con materiali riciclati, in particolare collage creati assemblando frammenti di vecchi giornali, un precursore dei tempi, un innovatore.
Carlo Pietro Solinas “Gatto” amava raccontare la sua terra attraverso materiali semplici e tecniche evocative. Le sue opere si distinguono per l’uso di collage, una tecnica che gli ha consentito di dare nuova vita a materiali di scarto trasformandoli in immagini dense di significato.
Ha esposto i suoi lavori in diverse mostre locali, come quella allestita nell’ex Caserma dei Carabinieri di Alghero, dove ha condiviso lo spazio con l’artista Nina Trudu. Oltre alla sua attività artistica, Gatto ha anche partecipato a iniziative culturali legate alla memoria storica e religiosa del territorio, come la riproduzione dell’immagine della Madonna del Frontuni, un progetto che ha coinvolto diversi artigiani e associazioni locali
Uno dei suoi progetti più noti è la mostra Colors de Mar, che rifletteva il legame profondo con il mare e la cultura algherese. In questa esposizione, Gatto ha esplorato i colori e le atmosfere della costa sarda, utilizzando la carta stampata per creare texture e sfumature sorprendenti
Ha anche partecipato a collettive come Luci e colori della Sardegna, dove ha esposto insieme ad altri artisti locali, offrendo una visione personale e contemporanea della tradizione isolana.
Negli ultimi anni la sua vita era legata a filo doppio con il mare. Velista di notevole capacità, è stato maestro per tanti. Con la sua barca veleggiava e raccontava il mare di Alghero, i suoi segreti, che conosceva nei particolari minimi. Ci ha parlato di “Annina”, il gozzo che la Lega Navale ha adottato previa ristrutturazione. Ne parlava con grande orgoglio, e con grande soddisfazione ha partecipato al suo varo ufficiale. Il suo volto rifletteva la colorazione di un lupo di mare, un lupo indomito, in cerca di pace fra le onde che ora cavalcherà, per l’eternità