Irrigazione Nurra: situazione sempre più critica. Turnazioni con acqua da pozzi e reflui. Il Centro Studi Agricoli chiede chiarezza e soluzioni strutturali. Appare che il Consorzio non abbia in organico né in convenzione un tecnico agronomo o perito agrario per gestire i fabbisogni irrigui delle singole colture.
Sassari, 21 giugno 2025 – Il Centro Studi Agricoli esprime forte preoccupazione per l’ennesima comunicazione arrivata dal Presidente del Consorzio di Bonifica della Nurra, che informa che a partire da domani non sarà più disponibile acqua dal bacino del Cuga per tutto il comprensorio agricolo della Nurra.
L’irrigazione – fondamentale per la sopravvivenza delle coltivazioni in piena estate – sarà garantita esclusivamente attraverso turnazioni con il supporto di acqua proveniente da pozzi e reflui trattati dei depuratori di Sassari e Alghero.
Una situazione che si aggrava giorno dopo giorno e che, purtroppo, non è più accettabile.
È necessario sottolineare che le responsabilità non possono ricadere sugli agricoltori, ma vanno ricercate nei ritardi e nelle inefficienze delle Autorità di Bacino, di ENAS e della Regione Sardegna, incapaci fino ad oggi di mettere in campo una strategia concreta e tempestiva per la gestione delle risorse idriche in agricoltura.
Il Centro Studi Agricoli chiede:
• Trasparenza immediata sui reali motivi dell’interruzione dell’apporto dal Cuga;
• Tempi certi sulla durata della turnazione e sulle quantità garantite;
• Piano straordinario d’intervento per affrontare l’emergenza idrica 2025;
• Misure strutturali urgenti per evitare che simili emergenze si ripetano ogni estate.
. Piano straordinario di interventi su aiuti così come proposto dal Centro Studi Agricoli e notificato al Presidente regione , assessore regionale agricoltura a tutti i componenti consiglieri regionali commissione agricoltura e attività produttive.
Il comparto agricolo della Nurra non può più vivere nella precarietà e nella continua incertezza. È ora che si ascolti il grido d’allarme degli agricoltori e si metta finalmente l’agricoltura al centro delle priorità regionali.
In assenza di risposte il CSA promuoverà una Class Action
Centro Studi Agricoli
Ufficio Stampa