Senza pinne, ma con fucile e occhiali, passeggiava sulla battigia esibendo i trofei da poco catturati.
La battuta di pesca nell’area Marina Protetta di Capo Caccia Isola Piana, potrebbe costare davvero salata a un turista.
L’uomo si è tuffato per una battuta di pesca con fucile subacqueo, nell’area Marina Protetta, nel cuore della baia delle Ninfe, a Mugoni, nei pressi della spiaggia della Stalla.
Attoniti i numerosi bagnanti che hanno visto l’uomo con i trofei legati alla cintura e il bottino composto da spigole e orate, ora potrebbe essere pagato a peso d’oro.
L’irruzione del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale di Alghero, nella spiaggia antistante la Stalla, ha colto di sorpresa l’uomo che si è giustificato dicendo di non sapere.
Difficile trovare giustificazioni quando un turista, perché di questo parliamo, di origini siciliane, arriva ad Alghero, frequenta un ambito territoriale molto tutelato, ma non sa che la pesca, ancor di più se subacquea, è assolutamente vietata.
Come noto nell’ Area Marina Protetta, l’attività di pesca è riservata solo e unicamente ai pescatori autorizzati, in un determinato periodo dell’anno, ma è assolutamente vietata agli altri, compresi coloro che prediligono immergersi con fucile e occhiali.
Regole che insistono nell’area da tempo, dove il Corpo Forestale Di Vigilanza Ambientale è impegnato nel reprimere questi comportamenti illegali, che purtroppo, nonostante il passare del tempo e l’informazione, continuano.
Per l’uomo ora scatterà la denuncia penale compresa una sanzione amministrativa salata, ma la domanda che è lecito porsi è: ma non si poteva avvisare? I bagnanti presenti hanno fatto attività di persuasione?
Un dubbio ci assale, mentre è quasi certo che la presenza tempestiva della forestale indica che la vigilanza è sempre alta e soprattutto che l’attività di contenimento e repressione dell’attività illecita nell’area Parco, ancor di più nell’area Marina Protetta, procede in maniera continua.