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In Ogliastra parte il primo servizio di telemedicina

In Ogliastra parte il primo servizio di telemedicina

Nei giorni scorsi sono stati presi in carico alcuni pazienti affetti da Bpco, utilizzando una speciale tecnologia sperimentata sul territorio e basata sull’intelligenza artificiale.

Tortolì, 15 novembre 2024 – In Ogliastra parte il primo servizio di telemedicina. Nei giorni scorsi sono stati presi in carico a Tortolì i primi utenti: si tratta di pazienti affetti da Bpco (Broncopneumopatia cronica ostruttiva), una patologia respiratoria che secondo l’Oms (organizzazione mondiale della sanità) è la terza causa di morte al mondo e che purtroppo conta anche tanti malati in Ogliastra. Grazie a questo speciale progetto, i pazienti potranno essere monitorati direttamente dal proprio domicilio e nel caso si presentassero situazioni clinicamente critiche, verranno messi in condizioni di entrare subito in contatto con un medico.

«Il nostro progetto di telemonitoraggio della Bpco – spiega Angela Bussu, pneumologa della Asl Ogliastra – ha lo scopo prevalente di offrire ai pazienti arruolati una maggiore e continuativa assistenza nella gestione di una patologia che può divenire altamente invalidante, qualora venisse meno il supporto alla diagnosi precoce di riacutizzazione e ingravescenza».

Il nuovo servizio della Asl Ogliastra è stato sviluppato grazie alla collaborazione tra l’Azienda di via Piscinas e il policlinico universitario del campus Bio-Medico di Roma. Nel corso del 2019 è stata portata avanti sul territorio una sperimentazione su circa 100 pazienti: gli ottimi risultati ottenuti hanno consentito di partire col progetto. Grazie a questo innovativo modello di presa in carico del paziente, infatti, si è riusciti ad ottenere una significativa riduzione delle riacutizzazioni (-70%) e degli accessi al Pronto soccorso (-96%).

«La tecnologia che consente di tenere “telemonitorati” i pazienti è costituita da un app con un “cuore” di intelligenza artificiale – spiega Giuseppe Capasso, Ceo di Bpco Media, spin-off del campus Bio-Medico di Roma e coordinatore del nuovo servizio di telemonitoraggio della Asl Ogliastra – che viene installata nel telefono cellulare del paziente o di un caregiver, e da un pulsossimetro bluetooth (la classica mollettina che viene messa al dito per misurare la saturazione e la frequenza cardiaca) che viene utilizzato per registrare le funzioni cardiorespiratorie del paziente. Queste misurazioni – prosegue Capasso – devono essere effettuate tre volte al giorno». I dati del paziente vengono trasmessi ad una dashboard gestita da un’équipe clinica collocata nel poliambulatorio di Tortolì. Ogni qualvolta il dispositivo segnala un “alert” o lo stato di salute percepito si discosta dalla misurazione effettuata dal dispositivo, il paziente si dovrà rivolgere ad un infermiere dell’équipe di monitoraggio o al proprio medico curante.

«L’utilizzo di questo sistema di telemedicina – continua Angela Bussu – ci consente di dare assistenza mirata e contestuale ad un numero molto maggiore di pazienti, monitorando la malattia e, all’occorrenza, correggendo la terapia e identificando alterazioni importanti, quali variazioni del ritmo cardiaco e insufficienza respiratoria. In questi casi – conclude la specialista – possiamo suggerire al paziente eventuali comportamenti e inviare gli “alert” ai medici curanti».

Ora l’obiettivo del progetto è quello di raggiungere i 40 pazienti entro la fine dell’anno. In breve tempo, però, l’Asl Ogliastra prevede di poter raggiungere tutta la popolazione target del territorio che si aggira intorno alle 300 persone.


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