Se ieri si temeva il pantano, ora c’è da preoccuparsi: le parole del Presidente Porcu sembrano lasciar intendere che Amministrazione e Fondazione potrebbero decidere addirittura di non organizzare affatto i festeggiamenti di Capodanno.
Se la situazione appariva confusa, oggi, dalle dichiarazioni di Porcu, emerge una prospettiva ancora più incerta, con le inversioni a U fatte su stampa e le ovvie ripercussioni che questo avrà sulle imprese della ricettività e dei servizi algheresi.
Per nascondere il pasticcio fatto, tra indecisioni, pressioni e fughe di notizie, si scomoda un po’ di allarmismo sui conti della Fondazione. Quelli sono sani e solidi e consentono di organizzare il Cap d’Any. I flussi di cassa della Grotta di Nettuno c’entrano poco e nulla. La programmazione delle spese 2024 si basa sul bilancio di previsione approvato, che è anche più solido visto l’ottima performance della Grotta di quest’anno.
Del milione e mezzo investito nel 2023, oltre un terzo è arrivato dai contributi pubblici (Regione) e privati (sponsor e concessionari dei servizi di somministrazione). La sfida che un esperto di economia e management aziendale come Porcu deve cogliere è proprio quella di impegnarsi a stimolare una crescente quota di investimento privato.
Ma il Capodanno algherese non deve essere messo in discussione: è un evento dal forte potenziale turistico, e rappresenta un investimento strategico per il nostro tessuto economico. Gli operatori, se messi nelle condizioni di organizzarsi tempestivamente, sono capaci di dare un forte impulso a tutta la città, come testimoniano i dati dello scorso anno. Dispiace constatare che il presidente della Fondazione non abbia colto questo aspetto fondamentale.
Forse è necessario che il Presidente approfondisca ancora i dossier della Fondazione, prima di fare un minestrone con le sue dichiarazioni. Nella speranza che Sindaco, assessori al turismo e alla cultura e cda decidano prima del nuovo anno” chiude la nota di Alessandro Cocco Consigliere di Fratelli d’Italia Alghero