Mercoledì 11 Dicembre, aggiornato alle 9:09

Struttura Polivalente di Maria Pia: scenda in campo l’Amministrazione Comunale. Ieri una pagina buia per lo sport, tutti sconfitti

Struttura Polivalente di Maria Pia: scenda in campo l’Amministrazione Comunale. Ieri una pagina buia per lo sport, tutti sconfitti

Arrivati a questo punto, dopo quanto avvenuto ieri sera all’esterno della struttura Polivalente di Maria Pia, fra tecnici e atleti dell’Alghero Marathon e la ASD Antonello Cuccureddu 1969, è proprio il caso che l’amministrazione comunale scenda in campo per dirimere una querelle che rischia davvero di gettare scredito a tutto il movimento sportivo algherese.

Che fra le due società ci fosse attrito lo si è percepito chiaramente poco più di due settimane fa quando la Quarta commissione consiliare al completo si è riunita proprio all’interno del club House di Maria Pia per discutere e capire la strada da intraprendere per questa struttura nell’ottica di accontentare le legittime richieste di chi pratica atletica, comprese le altrettante legittime aspettative di coloro che ad oggi sono i gestori della struttura.

La struttura polivalente di Maria Pia ricordiamo ancora, è stata affidata in gestione all’associazione sportiva dilettantistica Antonello Cuccureddu 1969 a datare dal 2016, in conseguenza di una deliberazione della giunta Comunale  numero 170 del 1 giugno 2016. Una concessione della durata di sei anni con scadenza il 25 novembre 2022 ma per i fatti di cronache ormai noti a tutti avvenuti nel 2019,  poi l’arrivo della pandemia da COVID, la rimessa a bando della struttura dove nonostante il miglior punteggio la ASD Antonello Cuccureddu 1969 veniva esclusa dalla gara a vantaggio della società sportiva Nettuno, con  il ricorso conseguente al Tar della società, che lo ha dichiarato ammissibile e annullava l’esclusione della gara compresi gli atti impugnati.

Poi nel 2020 si disponeva l’aggiudicazione definitiva della gestione e  riqualificazione dell’impianto a favore della APD Cuccureddu,  e  nel mese di maggio 2021 si procedeva a redigere il nuovo contratto per l’affidamento del servizio di gestione dell’impianto polivalente di atletica e calcio.

Il resto è cosa di questi giorni. L’impianto di fatto interdetto all’attività sportiva poiché area di cantiere, per la ristrutturazione della pista di atletica, muove ora i suoi primi passi. E questo buco di due anni non si capisce ad oggi come si debba interpretare, ovvero la concessione ha proceduto o è da intendersi sospesa con i termini da recuperare? Cosa non di poco conto.

È bastato chiudere l’articolata partita della ristrutturazione della pista di atletica, che il clima a Maria Pia si è letteralmente incendiato.

Le ragioni a sentire le due società, sono degne di attenzione,  ma come sovente avviene in questi casi la collettività algherese, si divide nel commentare, scivolando molto spesso nell’offesa e nel discredito di persone che francamente bene non fanno. Leggere certi commenti, sottoscritti da persone che sanno perfettamente e conoscono il peso di certi vocaboli, ci portano direttamente ad affermare che l’amministrazione comunale di Alghero, senza perdere ulteriore tempo, deve chiamare gli attori in causa per dirimere una querele, della quale francamente, in città non se ne sentiva il bisogno.

Da una parte ci sono gli affidatari della struttura, che non slega gli impianti di atletica da quelli destinati al calcio, ma sono gestori di quella che viene chiamata struttura polivalente. e sarebbe opportuno da ora in avanti procedere e commentare non a sentimento, come tifosi della curva nord nello stadio, ma avendo davanti atti, contratti sottoscritti da parte delle parti in causa. Perché il chiodo per tutti è il contratto.

È ora di uscire dall’ambiguità per capire se non in maniera assoluta, da quale parte stia la ragione, almeno per consentire in questo momento particolare, di consentire l’attività, nel rispetto delle prerogative di ognuno. L’amministrazione comunale deve farsi carico di essere sopra le parti, ma di avere l’autorevolezza necessaria, anche a  denti stretti, di far valere le ragioni quale garante di un bene comune, assegnato con contratto da osservare, ma che è pur sempre un bene della collettività.

Ieri a Maria Pia è andata in scena una delle pagine più brutte della storia sportiva Algherese, una sconfitta della ragione oscurata da prese di posizione rigidissime, dove ognuna accampa ragione, dove gli unici sconfitti, ed è questo il lato più inquietante, sono i giovani, ignari di cosa si celi in una querelle di questa portata, loro che volevano solo correre spensierati, in quell’anello di tartan che li fa sognare. E noi abbiamo l’obbligo, tutti, di riportarli a sognare, a qualunque costo.


Condividi:


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi