Roberto Vecchioni ieri sera era all’Anfiteatro del Palacongressi, ed ha presentato il suo “Tra il silenzio e il tuono Tour”
Si è chiuso con uno dei padri storici della canzone d’autore italiana , la terza edizione dell’Alguer Summer Festival, organizzato da Shining Production in collaborazione con Le Ragazze Terribili, Roble Factory e il supporto del Comune di Alghero e Fondazione Alghero.
Il live “Tra il silenzio e il tuono Tour” ha preso il nome dal suo ultimo lavoro letterario, presente nella classifica della narrativa italiana. Lo spettacolo, prodotto da DM Produzioni, in programma nei teatri e nei luoghi più suggestivi d’Italia, nella prima parte è stato dedicato ai brani dell’ultimo album “L’Infinito”, poi c’è stato spazio per alcuni classici del repertorio del cantautore, con un monologo e una narrazione che ha miscelato la musica, la parola e pezzi di vita vissuta.
Roberto Vecchioni sul palco è stato accompagnato dalla “band storica”, composta a maestri musicisti, costituita da Lucio Fabbri (pianoforte e fisarmonica), Massimo Germini (chitarra acustica), Antonio Petruzzelli (basso) e Roberto Gualdi (batteria).
E’ stato uno spettacolo sui generis, bello, coinvolgente, fatto di ottima musica, e di monologhi condotti con sapiente maestria. L’Arena di Maria Pia trasformata in un grande teatro all’aperto con un filo conduttore nei discorsi del Professore-cantautore, è stata la donna. La donna, le donne, e l’uomo Vecchioni, dentro un percorso di vita, che hanno chiamato alla riflessione.
Vecchioni ha parlato di fatti avvenuti 60 anni fa, con una leggerezza inusuale. Ad Alghero ha conosciuto una bionda, l’ha rincontrata dopo oltre mezzo secolo, e si sono schivati, seppur catturati dai ricordi e dalle notti passate insieme. Per lui solo un biglietto. Lasciato nella sua casella in albergo, con scritto “ciao”.
Poi le donne e la guerra, le donne dimenticate e silenziate, le donne di Gaza, le donne Ucraine, le donne Russe. Arriverà un giorno in cui le donne governeranno il mondo – ha detto Vecchini dal palco – sperando che si comportino da donne, con la loro saggezza, la loro sensibilità, e non si comportino da uomini. Emerge la parte ribelle di Roberto Vecchioni, la parte politicizzata, lui fermo difensore dei suoi ideali, fatti di pace, progresso e giustizia.
L’Alguer Summer Festival finisce i poesia e musica, è la certificazione che nell’Anfiteatro Ivan Graziani non passa solamente musica frivola che non lascia il segno, ieri ad Alghero la musica era anche cultura, vita, valori, e il gradimento finale del folto pubblico presente, è stato sottolineato con un grande e convinto applauso finale, una autentica ovazione per Roberto Vecchioni e i suoi maestri musicisti. Nel video, una carrellata senza sequenza cronologica di alcuni dei suoi brani proposti.