Sabato 27 Luglio, aggiornato alle 19:58

Via al restauro e consolidamento statico della Chiesa del Carmelo, pronta in 180 giorni di lavoro

Via al restauro e consolidamento statico della Chiesa del Carmelo, pronta in 180 giorni di lavoro

Ha preso il via ad Alghero il lavoro di restauro e consolidamento statico della chiesa del CARMELO. Il programma di interventi finanziato con le risorse derivanti dal fondo della legge 232 del 2016, dalla legge 27 del 2017, gode di un del finanziamento di 300.000 €. La stazione appaltante è il  segretariato regionale del ministero della cultura per la Sardegna, l’importo a base d’asta è stato di 219.478,33 €uro,  di cui 191.490,19 per lavori e 27.988,141 per la di sicurezza.

La progettazione è dell’architetto Fabrizio De Santis mentre la direzione dei lavori è dell’architetto Giuliana Frau,  mentre la direzione operativa è della restauratrice Alessandra Carrieri e dell’architetto Giovanangela Floris.

I lavori sono stati consegnati il 15 novembre 2023 ed è previsto un tempo per l’esecuzione dei lavori stimato in 180 giorni, quindi l’ultimazione dei lavori è prevista per il 12 maggio 2024.

L’impresa che esegue i lavori è la SO.PI.CO costruzioni di Ittiri, il provvedimento autorizzativo è stato rilasciato dalla Soprintendenza archeologica delle belle arti paesaggi per la provincia di Sassari Nuoro il 20 dicembre 2022.

Quindi per un tempo di lavoro di circa sei mesi e la chiesa del Carmelo dovrebbe tornare a splendere come ai bei tempi. La chiesa ubicata proprio all’inizio di via Cavour, è una di quelle che nel cuore degli algheresi occupa un posto speciale. Situata nel cuore del centro storico, davanti alla torre di San Giacomo, è stata costruita nel 1644, insieme al convento dei carmelitani, poi adibito a case di civile abitazione. Al suo interno si trova la statua dedicata a Nostra Senyora dels Desemparats, la Madonna dei Derelitti, trasferita ad Alghero nel 1963 direttamente da València, e si capisce l’affetto che lega la chiesa agli algheresi autentici.

Purtroppo le vicissitudini a tutti i note hanno portato la chiesa ad essere chiusa, e soprattutto a subire l’aggressione degli agenti atmosferici, che in quel punto, soprattutto con i venti di sud ovest, determinano fenomeni erosivi della facciata che come documentato (LEGGI),  mostra segni di  cedimento compresa qualche crepa, che ha indotto alla prudenza, costringendo l’ amministrazione comunale a transennare l’area per evitare che qualcuno, incautamente transitasse proprio in un’area pericolosa. Ora il ponteggio per l’intervento in facciata è a buon punto, l’impresa procede celermente nell’accantieramento, e il futuro per il Carmelo sarà tutto da scrivere, perchè se del caso, in assenza di figure ecclesiali che  possano renderla fruibile alla collettività, si potrebbe persino ipotizzare il suo transito ai musei cittadini, ma di questo ci sarà tempo per poterne parlare. Quel che è certo è che la prossima festa del Carmelo il 16 Luglio, potrà contare su una chiesa restaurata e aperta alla cittadinanza, da festeggiare senz’altro.

 


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