Sabato 27 Luglio, aggiornato alle 19:58

Presso la spiaggia di Tramariglio Giovedì si libera in mare un esemplare di Caretta Caretta

Presso la spiaggia di Tramariglio Giovedì si libera in  mare un esemplare di Caretta Caretta

Giovedì 19 Ottobre presso la sede del Parco di Porto Conte, a Casa Gioiosa in Loc. Tramariglio, si terrà  l’incontro convocato dalla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Difesa dell’Ambiente, con i  Presidenti e i Commissari di tutte le Aree Protette della Sardegna per il rinnovo del protocollo di intesa sulla  “Rete delle Aree Naturali Protette della Sardegna”(LEGGI)

Prima di procedere alla firma prevista per le ore 16.00 di Giovedì, il programma prevede alle ore 15.00 la liberazione in  mare di un esemplare di Caretta Caretta, presso la spiaggia di Tramariglio. Saranno presenti alla liberazione anche i rappresentanti delle forze di sorveglianza che hanno coadiuvato le azioni di salvataggio dell’esemplare  trovato presso la banchina del porto di Alghero. Grazie all’immediato intervento da parte della Guardia Costiera di Alghero la tartaruga, chiamata Agnese, ferita e impigliata in un groviglio di reti e cime di nylon è  stata recuperata e salvata e portata al centro recupero animali marini del Parco Nazionale dell’Asinara dove è  stata curata e riabilitata dall’equipe veterinaria che lì opera. Saranno presenti anche due classi dell’Istituto  Comprensivo N.1 di Alghero e gli studenti dell’I.I.S. Leonardo Da Vinci di Lanusei (Nu) coinvolte dal CEAS  del Parco di Porto Conte per lo svolgimento di attività di educazione ambienta.

Il recupero

Nella serata di venerdì 12 Marzo 2023 , grazie alla tempestiva iniziativa di alcuni privati cittadini che hanno allertato la sala operativa della Guardia Costiera di Alghero, è stato recuperato un esemplare di Caretta caretta presso il molo di sottoflutto del Porto di Alghero. L’azione dei cittadini, e il successivo recupero gestito dall’equipaggio della motovedetta CP 871 coadiuvato dal personale dell’Area Marina Protetta di “Capo Caccia Isola Piana, ha evitato la morte sicura dell’animale che era rimasto impigliato in un groviglio di reti e cime di nylon.
Oltre alla pinna natatoria sinistra in pericolo di cancrena dovuta alla costrizione di fili di nylon, l’esemplare presentava cime di materiale plastico fuoriuscenti dalla bocca, ingoiate molto probabilmente attirata da Lepadi (crostacei cirripedi) sviluppatesi su di esse che hanno svolto pericolosa funzione di esca.
(LEGGI TUTTO)

Nella foto il recupero della caretta caretta

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