Gioca bene l’Alghero, nonostante la rivoluzione optata dal tecncio Giandon. In campo 7 giovani e Sini, Baraye il nuovo acquisto Ruben. Corrono un po tutti e in campo si vede subito che sono giovani di valore che in si applicano L’Usinese.
Alghero si schiera con Pitzalis, Cherchi, Pinna, Sini, Giorgi, Manunta, Ruben Felix, Alberti, Baraye e Meloni, come si vede in campo solo tre veterani (Sini Baraye e Meloni), forse poco per pretendere l’Alghero con le redini del gioco in mano.
Ciò nonostante i giovani si fanno valere puntano sul fraseggio, sulla velocità, non c’è in campo un playmaker, ma si cerca di avere in Ruben Felix il faro del gioco dei giallorossi, colui che si incarica di cucire i reparti. Ruben cerca di imporsi, parla ai compagni in campo, si vedono delle buone trame di gioco, con buona circolazione della palla e la ricerca della profondità per il cross, ma i giocatori devono sovente fare i conti con una difesa molto attenta e soprattutto fisica nel confronto dei giocatori giallorossi. Si nota in tutta evidenza che l’Alghero trova difficoltà nel concludere e finalizzare le numerose giocate, un cruccio. Alla fine diventa quasi una convinzione il fatto che, se questa squadra si sbloccasse, la partita prenderebbe un’altra china.
Regge invece l’Usinese, che si affida alla sorpresa, soprattutto nelle ripartenze, dove cerca di prendere in contropiede i ragazzi di mister Giandon.
La partita rimane equilibrata, da una parte e dall’altra e il leitmotiv dei 90′ minuti di gioco, sono rotti da una giocata a metà strada fra fortuna e trovata, con un tiro da fuori area nella seconda frazione di gioco da parte di Foddai che colpisce il palo alla base e schizza nella parte interna con il portiere praticamente impossibilitato a controllare la traiettoria della palla.
E’ la rete che rompe l’equilibrio a quel punto Giandon tenta di riequilibrare il risultato, mando in campo Stefano Mereu, Baba SEk, ma per l’Alghero la rete del pareggio non arriva, con qualche rammarico. Da segnalare le buone giocate che meritavano sicuramente miglior fine di Baraye per due volte, di Mereu su calcio di punizione.
Una partita letta con attenzione da Gianmarco Giandon che prende quello che di buono gli ha dato. La visione di giocatori validi fra i giovani, e una rosa allargata che gli consentirà di fare le migliori scelte proprio in un’ottica futura. La sconfitta è sicuramente recuperabile e lo si farà fra 15 giorni al Pino Cuccureddu di Maria Pia quando si giocherà il ritorno.
Giandon dopo il triplice fischio, in testa ha il Siniscola Montalbo che domenica arriva al Pino Cuccureddu, un altro esame di tanti che in questo campionato ce ne saranno per i giocatori dell’Alghero, che in questo avvio di campionato hanno provato i tre risultati possibili di una partita.
Cronaca
L’Usinese si aggiudica l’andata di Coppa ma il discorso qualificazione resta apertissimo. Al “Peppino Sau” risulta decisivo un gol di Foddai alla mezzora del secondo tempo
Parte meglio l’Alghero: prima al 4’ Giorgi su punizione impegna il portiere di casa poi al quarto d’ora Sini, di testa, manda poco alto raccogliendo una punizione di Felix. Quindi viene fuori l’Usinese, che colleziona un paio di buone occasioni senza però riuscire a sbloccare il risultato
Nella ripresa Baraye è il più pericoloso tra i giallorossi ma è l’Usinese a trovare il gol del vantaggio al 31’ con una conclusione di Foddai che prima sbatte sul palo e poi finisce in rete. L’Alghero reagisce e ha l’occasione di pareggiare con Manunta ma anche i padroni vanno vicini al gol a 7’ dalla fine. L’ultimo sussulto è di Baraye nel finale: buona palla messa dentro l’area di rigore ma nessuno trova la deviazione vincente