Sabato 27 Luglio, aggiornato alle 19:58

Il Consorzio di Bonifica della Nurra chiude le saracinesche di immissione delle acque reflue trattate del depuratore di San Marco.

Il Consorzio di Bonifica della Nurra chiude le saracinesche di immissione delle acque reflue trattate del depuratore di San Marco.

Le acque trattate dal depuratore di Alghero, da oggi, non serviranno più per irrigare le produzioni agricole e così circa due milioni di metri cubi di preziosa risorsa idrica finiranno nel Calich, con tutte le problematiche di tipo ambientale che si possono immaginare per il delicato sistema lagunare e per le vicine acque di balneazione.

Il Consorzio di Bonifica della Nurra ha infatti disposto l’interruzione del conferimento dei reflui affinati a San Marco.

“La ripresa dell’immissione irrigua dei reflui verrà disposta non appena il gestore dell’impianto di depurazione, quindi Abbanoa, avrà provveduto a aggiornare i Piani di gestione, così come prevede il regolamento UE n.741 del 2020” aveva scritto in una nota il Consorzio di Bonifica della Nurra.(LEGGI)

Il Consorzio  lo aveva anticipato, oggi si è dato seguito all’interruzione del conferimento dei reflui.

Nella giornata di ieri il Direttore di Area Tecnica Agraria del Consorzio di Bonifica l’ingegner Francesco Paolo Naccari ha indirizzato una nota formale ad Abbanoa S.p.A., e per conoscenza alla direzione generale dell’agenzia del distretto  idrografico della Sardegna, alla provincia di Sassari all’Arpas, al Comune di Alghero, al Comune di Sassari, al Comune di Porto Torres e all’Azienda speciale Parco di Porto Conte. l’oggetto della missiva è stato il riutilizzo del reflui del depuratore Di Alghero a San Marco, richiesta interruzione conferimento in rete irrigua, comunicazioni.

Si richiama  la precedente comunicazione del Consorzio , quella del 27 giugno 2023 (LEGGI).

Cita l’autorizzazione provvisoria del 2017 rilasciata dalla Provincia e successiva proroga,  e richiama il Piano di Gestione che al paragrafo 2.10 (Piano operativo sicurezza e gestione emergenza),  e, più precisamente il punto 7, esercizio ordinario, che riporta come condizioni per l’interruzione dell’immissione del riutilizzo dei reflui il “venir meno dell’autorizzazione del consorzio all’immissione di acque reflue in rete“, nonché al paragrafo 2.11 scarico alternativo delle acque non utilizzate,  che riporta l’attivazione dello scarico nell’ambiente, in quanto modalità di scarico prevista dalla normativa vigente e dell’autorizzazione allo scarico non richiede alcuna espressa autorizzazione.

Considerato che le argomentazioni riportate nella nota di codesto spettabile società del 3 Luglio 2023 (LEGGI) sono ritenute da questo ente del tutto prive di fondamento sia sul piano tecnico che su quello giuridico, comunica formalmente che alle ore 12:00 del giorno 7/7/2023 ( oggi n.d.r.) procederemo alla verifica dell’effettiva interruzione dell’emissione dei rifiuti nelle condotte irrigue dell’ente scrivente, così come disposto nella nota del 27 giugno 2023, informando formalmente a presenziare con vostro personale presso il pozzetto di immissione dei rifiuti nelle reti irrigue consortili gestito da codesta società, per accertare lo stato dei luoghi e degli impianti, e così procedere alle relative verbalizzazioni. Nel contempo si avverte che in difetto al fine di evitare di incorrere nelle conseguenti violazione di legge, il consorzio procederà in ogni caso alla chiusura delle saracinesche di immissione nelle proprie condotte irrigue.

Detto e fatto.

Da oggi, se non interverranno fatti nuovi,  due milioni di metri cubi d’ acqua finiranno direttamente nella laguna del Calich e poi a mare, con conseguenze devastanti per gli equilibri precari della laguna, già segnalata nei giorni scorsi ( quando forse non si era ancora proceduto), a un decremento del tasso di salinità preoccupante, e lo aveva certificato il Direttore del Parco Regionale di Porto Conte  Mariano Mariani (LEGGI).

Non osiamo pensare come sarà il tutto nei giorni a venire.

 


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