Non si trova disponibilità da parte dei “più anziani” nella FC Alghero vittoriosa sul campo di Cargieghe contro la Fulgor Sassari, e la rotta finisce su due giovani, due pilastri in questa squadra che procede speditamente a suon di vittorie al comando della classifica.
Francesco Carbone e il suo compagno Mario Finca sono due ragazzi che si sono prestati a rispondere alle nostre domande, con quel pizzico di timore che contraddistingue chi non è avvezzo a questo.
Alla titubanza iniziale, si scoprono poi nelle dichiarazione di questi ragazzi, non solo la descrizione della parte tecnica della partita, ma anche i risvolti umani che all’interno di questa squadra si stanno vivendo. Una grande famiglia, la FC Alghero a detta di questi ragazzi, è un gruppo che sta lavorando sodo non solo sul campo di gioco, ma continua anche oltre a esserlo fuori, nella quotidianità.
Il risultato è quello che si sta seguendo ormai da mesi, un gruppo granitico che punta senza mezzi termini a un grande obiettivo alla fine del campionato.
Francesco Carbone un esterno basso di destra, un ragazzo che sta crescendo a vista d’occhio con il trascorrere delle giornate di campionato, acquista consapevolezza dei propri mezzi e letteralmente divora la fascia destra del campo, facendo il pendolo. Non disdegna la fase offensiva e si applica non poco nella fase difensiva quando c’è bisogno.
Ieri la sua squadra ha giocato soprattutto nel lato posto del campo, ed è per questo che abbiamo detto al ragazzo che “aveva lavorato poco”, ma era solo un modo per fargli notare che le sue prestazioni ormai se non sono su livelli eccelsi, si notano. Ma Carbone non si è scomposto: “ io posso anche lavorare poco – ha affermato -l’importante è che si esprime bene la squadra. Ineccepibile, come die che prima di tutto si è al servizio della squadra.
Mario Finca, è un giovane arrivato praticamente gioco in corso, dal Campanedda, ha delle doti eccellenti. Gioca indipendentemente nel ruolo di mezza punta. Riesce bene nella fase offensiva, andando spesso in rete come è avvenuto ieri, e non disdegna la fase difensiva giocando in pressione sui portatori di palla avversari. Classico giocatore versatile, che si mette a disposizione della squadra, dotato di base tecnica di ottimo controllo della palla, nelle sue dichiarazioni trova persino il modo per dedicare la vittoria della sua squadra al mister Pippo Zani purtroppo tenuto lontano dalla panchina per un lutto avvenuto in famiglia. La perdita della nonna di Pippo Zani lo ha costretto a star lontano dalla squadra, i ragazzi non hanno esitato a dedicargli la vittoria.
E quasi per caso si ribaltano i ruoli. Pippo Zani nelle interviste post partite con noi non smette di elogiare i suoi ragazzi, oggi, alla prima occasione , in maniera naturale, gli hanno risposto, alla stesso modo e con lo stesso mezzo. E’ non è cosa di poco conto.
