Sabato 3 Giugno, aggiornato alle 0:14

Farian Sabahi domani a Ozieri presenta il suo libro “Noi donne di Teheran” sulla condizione delle bambine, ragazze e donne in Iran

Farian Sabahi domani a Ozieri presenta il suo libro “Noi donne di Teheran” sulla condizione delle bambine, ragazze e donne in Iran

La giornalista, intellettuale, regista e docente universitaria
iraniana, Farian Sabahi arriva per la prima volta in Sardegna per
presentare il suo libro “Noi donne di Teheran” sulla condizione delle
bambine, ragazze e donne in Iran. E lo farà a Ozieri, domani, venerdì
10 marzo, con inizio alle ore 18.30 presso la Pinacoteca G. Altana in
via De Gasperi, ospite dell’evento organizzato appositamente
dall’International Inner Wheel Club di Ozieri e dall’Istituzione San
Michele del comune sassarese, con il patrocinio della Camera di
Commercio di Sassari. L’appuntamento verrà presentato e moderato da
Maria Amelia Lai, imprenditrice e VicePresidente della Camera di
Commercio di Sassari, nonché Presidente di Confartigianato Imprese
Sardegna. L’evento rientra nel trittico di appuntamenti “Svelatamente
donne”, nella decima edizione del “Marzo delle Donne”.

Figlia di un iraniano e di una piemontese, laureata in Economia
Aziendale all’Università Bocconi di Milano e in Storia Orientale a
Bologna, la Sabahi ha ottenuto il dottorato a Londra con una tesi
sull’Esercito del Sapere durante il regno di Muhammad Reza Pahlavi
(1963-79). Ha successivamente svolto ricerca sul campo in Iran sui
contratti petroliferi buy-back (per il post-dottorato presso la
Facoltà di Economia, Università di Bologna) e sulle zone di libero
scambio nel Golfo persico (per l’assegno di ricerca presso l’Istituto
di Storia Economica, Università Bocconi). Si è occupata di Medio
Oriente, Caucaso e Asia Centrale con una metodologia multidisciplinare
che tiene conto della storia, dell’economia, degli aspetti religiosi e
culturali, con un’attenzione alle minoranze e alle problematiche di
genere.

È autrice di numerosi articoli scientifici e saggi pubblicati da
editori italiani e internazionali. Il suo ultimo libro è, appunto,
“Noi donne di Teheran”.

È giornalista professionista iscritta all’Ordine del Piemonte e
collabora con testate giornalistiche (Corriere della Sera, Il
Manifesto, La Stampa), programmi televisivi e radiofonici italiani
(Radio Popolare, Radio Rai) e stranieri (Radio Svizzera, BBC Persian).

Nel 2019 il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino ha ospitato la sua
mostra fotografica Safar: vite appese a un filo, viaggio in un Medio
Oriente che non esiste più (1997-2003). Nel 2021 la mostra Safar è
stata ospitata a Parma capitale della cultura.

Come regista ha realizzato i cortometraggi I bambini di Teheran (2018)
sui rifugiati polacchi in Iran durante la Seconda guerra mondiale, Out
of place (Skytg24, 2009) e Che ne facciamo di Teheran? (Rainews24,
2008); in tutti e tre i video, protagonisti sono israeliani di origine
iraniana o con un qualche legame con l’Iran, intrecciando così le
vicende iraniane a quelle dello Stato ebraico. È stata protagonista
del documentario Minareto mille punti sulla moschea in fase di
costruzione a Colle Val D’Elsa (regia di Pietro Raschillà, con Edoardo
Camurri).


Condividi:


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi