Lunedì 5 Giugno, aggiornato alle 10:10

VIDEO – Non meno di 100 condizionatori rinvenuti nel canale di Sant’Efis. Il Settore Ambiente ha portato in porto un grande progetto

VIDEO – Non meno di 100 condizionatori rinvenuti nel canale di Sant’Efis. Il Settore Ambiente ha portato in porto un grande progetto

Dieci chilometri di corsi d’acqua torrentizi e alvei fluviali di competenza comunale ripuliti da canne e vegetazione infestante, così da garantire il regolare deflusso delle acque piovane e prevenire pericolose esondazioni. Si avviano a conclusione gli interventi coordinati dal settore Ambiente del Comune di Alghero avviati dal mese di novembre in diverse zone del territorio, tra cui il Rio Calvia, Rio Valverde, Rio Carrabuffas e il Rio Calabona.
In questi giorni gli operai erano impegnati nella pulizia del canale di contenimento delle acque meteoriche denominato Sant’Efis, che congiunge la strada per il Santuario di Valverde al Rio Calabona, ultimo degli interventi programmati per l’attuale annualità.
Non meno di 12 big bag, la pulizia del canalone lungo il tratto meglio noto di Sant’Efis, ieri mattina regalava a chi transitava un colpo d’occhio clamoroso.
Sotto la direzione del Settore ambiente del Comune di Alghero, in un progetto complessivo della pulizia degli alvei di competenza comunale, si è intervenuti in quel canale abbandonato, dimenticato da anni.
Gli operatori impiegati, è giusto rimarcarlo, sono tutti percettori di reddito di cittadinanza ed è la dimostrazione plastica che quando ci sono dei progetti validi, anche che è chiamato a dare il contributo lavorativo, si rende protagonista di un’opera meritoria.
Nel canalone è stato trovato di tutto, rifiuti di ogni genere,  non solo conferimento di cittadini zozzoni, ma proprio un risultato di attività di
impresa.
Copertoni di auto, residui di elettrodomestici, legname, carta e cartoni di ogni genere e soprattutto, con grande stupore, decine e decine di condizionatori, dismessi nell’ambito della campagna del eco bonus 110% .
Si parla di non meno di un centinaio di condizionatori, che come intuibile non sono riconducibili a dismissioni di cittadini, ma proprio opera di imprese, che si sono disfatti di un prodotto che doveva essere conferito con tanto di registro, in un percorso che la norma stabilisce.
La dismissione deve avvenire con conferimento certificato e compilazione di modulistica, invece non è stato così, e quello che doveva essere un percorso di riciclo  per l’efficientamento energetico, viene scaricato come costo,  sulla collettività con oneri aggiuntivi, che è intuibile non sono pochi.
L’attività di ieri mattina degli operatori impiegati del Settore Ambiente, con l’ausilio di dipendenti di Alghero In House, compresi percettori del reddito di cittadinanza impiegati, è stato quello di dividere per frazioni di competenza il materiale rinvenuto, al fine di poterlo conferire correttamente,  perché come intuibile la Ciclat non si può far carico di tutto, quello che non è frazionato. Un’attività meticolosa, che  lascia intendere che non è solo l’attività di semplici cittadini a creare problemi all’amministrazione, ma attività di imprese che contravvenendo la norma, si liberano di un prodotto che ora può essere oggetto di attenzione da parte di organi giudiziari. Le apparecchiature, come noto, sono tutte immatricolate e con questa si potrebbe risalire alla fonte dei proprietari.
La pulizia degli alvei di competenza comunale si sta effettuando con una Ditta di Alghero, la Calvisio movimento terre, che con il suo personale specializzato ha dimostrato di poter contribuire notevolmente alla gestione, persino straordinaria, di materiale non riconducibile solo a ricrescita e proliferazione di vegetazione.
Quello che è corretto rimarcare è che le risorse destinate oggi a diversificare, a recuperare materiale non di pertinenza, costringono gli operatori e anche l’azienda specializzata, a interrompere momentaneamente il percorso della pulizia di un canale che per la città di Alghero è di fondamentale importanza in caso di eventi meteo climatici eccezionali.


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