Mercoledì 23 Ottobre, aggiornato alle 23:02

L’Opinione di Giovann Spano – La città, il Parco e chi la amministra

L’Opinione di Giovann Spano – La città, il Parco e chi la amministra

Dopo un prolungato silenzio, provocato principalmente da rabbia e disgusto per la situazione che vive la città di Alghero, ritengo di esprimere con forza tutto il nostro biasimo per un’amministrazione civica  e più in generale per una politica  locale che ha fallito ogni suo obiettivo programmatico.

La città sta divenendo  un luogo inospitale per i giovani, che non trovano lavoro, realizzazione personale, opportunità di futuro e un vero motivo per investire le proprie energie nel posto dove sono nati.

Inutile sostenere che i ragazzi non abbiano voglia di rimboccarsi le maniche o che siano schizzinosi circa le occupazioni che offre il territorio. Alghero non ha un’economia proporzionata alle necessità  di crescita dell’individuo non beneficiato dalle fortune finanziarie familiari.

Come già detto più volte di solo turismo non si può vivere in quanto questo spesso rappresenta una motrice occupazionale concentrata nei pochi mesi estivi.

Non esiste un settore primario con imprese del territorio importanti, salvo qualche eccezione nel settore oleario/vinicolo, in grado di avere un circuito economico di ampia portata, come invece accade nella zona di arborea, gemella, per storia, del territorio nostrano. Le opportunità offerte dal Parco di Porto Conte vengono portate su una direzione sbagliata finalizzata a uno sfruttamento iper turistico di un’area il cui ecosistema deve essere tutelato. Ora assistiamo solo all’ostilità verso qualsiasi critica  di tale modello dalle stesse istituzioni che hanno il dovere di impedire il depauperamento questa importante risorsa.  Mi domando anche quale sia la portata economica per il territorio di queste iniziative poco ecologiche. Chi sta guadagnando da questa degenerazione della natura del Parco? La città? no senza dubbio!

La crisi economica del nostro territorio ha radici lontane ma indubbiamente ha subito un’accelerazione per fattori esterni che hanno avuto luogo durante il periodo di questa consiliatura. L’errore che quest’ultima ha fatto è stato quello di non rendersi conto di che portata erano i mutamenti del tessuto economico del nostro territorio, martellato da una crisi che senza soluzione continuità è passata dai rigori della pandemia agli sconvolgimenti attuali.

Il varo del puc, atteso da decenni ormai, avrebbe potuto organizzare l’urbanistica del nostro comune portando all’individuazione di aree di espansione urbana, finalizzate all’incentivazione di costruzioni a basso costo per far fronte all’emergenza abitativa delle nuove generazioni, ora più che mai schiacciate anche dallo stringersi del circuito creditizio. Invece ad accogliere nuovi cittadini rimangono i comuni limitrofi. Questo fu scritto, fu detto e fu discusso garantendo che sarebbe stato un obiettivo di questa maggioranza. Così non è stato però.

Si punta ancora ad un’espansione alberghiera o ad incentivare edificazioni improbabili nella zona di pregio di Mamuntanas senza considerare che esistono già dei centri urbani nel nostro territorio, rappresentanti dalle borgate, che dotate di servizi possono divenire degli ottimi luoghi di espansione cittadina.

Sento da più parti come la cittadinanza sia stanca di un’amministrazione autoreferenziale, poco incline alle discussione e attenta più agli annunci roboanti o alle foto da condividere nei social network.

Fu intendimento di questo Sindaco, espresso più volte pubblicamente, di voler avviare una stagione nuova volta a recuperare il dialogo con i cittadini.

A voi le conclusioni se questo impegno sia stato rispettato o meno.

Dopo tante iniziative di ben poco spessore varate da questa Giunta, mentre la mancanza della manutenzione delle aree urbane è diventata cronica,  si assiste all’ultimo colpo di genio :la ruota panoramica!

Signor Sindaco la esorto a fare un giro per le vie del centro storico o in altre aree abitualmente frequentate dai turisti, per vedere che vi sono ben altre priorità!

Strade fatiscenti, lastroni sconnessi, sanpietrini con voragini incluse, fontanelle arrugginite, panchine ormai vetuste poiché trascurate nella loro cura e tanto altro, sono indice che qualcosa non sta andando per il verso giusto.

A questo si aggiungono i problemi di ordine pubblico e un modello di movida basato unicamente sul consumo di alcol.

Forse qualcuno non si accorge che la città deve trovare seriamente una mediazione tra la sua vocazione turistica e la funzione  abitativa.

Gli algheresi non sono ospiti nella loro città.

Questa amministrazione civica deve capire che ad Alghero stanno girando altre cose ai cittadini, molto più velocemente della futura  ruota panoramica.

Dott. Giovanni Baldassarre Spano, gruppo Poder POPULAR per Alghero


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