Da alcune settimane giungono segnalazioni sulla presenza nel Mediterraneo di numerosi esemplaridi Gazza marina ( Alca torda) . In Sardegna le osservazioni sono numerose, e purtroppo alcuni esemplari, verosimilmente sfiniti dalla lunga migrazione sono stati trovati morti sulle rive, ma per fortuna per la maggior parte stanno bene e vengono osservati nei porti. Sembra un pinguino, a prima vista, ma non lo è, ma cattura l’attenzione di chi il mare conosce e osserva, da queste parti.
Oggi la grande sorpresa ad Alghero, nelle acque interne del porto, un piccolo gruppo di Gazze Marine, in continuazione catturano pesciolini immergendosi e percorrendo sott’acqua lunghe distanze. Uno spettacolo senza dubbio, ma è uno spettacolo che deve far riflettere. E’ la prima volta in assoluto che questo tipo di uccello si segnala ad Alghero e l’evento ha sollevato l’attenzione e la preoccupazione del Responsabile Regionale della LIPU Francesco Guillot che ha affermato:
“La Gazza marina è, nell’emisfero nord, l’equivalente per abitudini del pinguino ma, al contrario di questo non ha perso la possibilità di volare. Ha abitudini pelagiche e nidifica sulle coste e sulle isole dell’Europa nord-occidentale, Groenlandia e America nord-orientale. In inverno si allontana dalla costa e si disperde nell’Atlantico settentrionale giungendo a sud fino alle Canarie ed entrando con pochi individui nel Mediterraneo occidentale.
In Italia – prosegue Francesco Guillot – la si osservava sporadicamente nel Mar Ligure e Tirreno, tra fine Novembre ad inizio Marzo. Con l’arrivo del freddo le osservazioni di Gazza marina nei mari italiani sono diventate molto frequenti, ciò fa supporre un’anomala migrazione, di cui è molto difficile determinare con certezze le cause, non ultima la preoccupante situazione che si è creata nel Mar Baltico dove normalmente svernano .
La LIPU – conferma il Dottor Guillot – sta monitorando con attenzione la presenza di questi animali e ricorda che nel caso si trovino questi uccelli in difficoltà o morti, vengano segnalati alle competenti autorità o con un messaggio sulla pagina Facebook Lipu Alghero o Lipu Sardegna”.
Insomma il Responsabile Regionale non nasconde l sua preoccupazione per un simile evento, per la presenza di questi uccelli ad Alghero, ed è cauto, mentre il Responsabile dell’AMP di Capo Carbonara ha affermato sull’UNIONE che “il Mediterraneo occidentale è un areale frequentato da questa specie”.
Indipendentemente da tutto, questi sono segnali che devono servire ad aumentare la nostra attenzione e una sensibilità tale ed indurci riflettere sul perchè proprio ora, questa specie di uccelli sono planati anche ad Alghero. Questo è la notizia, perchè sia successo, bisogna studiarlo.