Cabras, 06/11/2022 – Il Parkinson si affronta in acqua per ritrovare l’equilibrio perduto e la leggerezza con benefici immediati e sul lungo termine. Dal 4 al 6 Novembre, a Cabras, si è svolto l’evento conclusivo di Sea, Sail & Surf for Parkinson (S4P), progetto Europeo nell’ambito del programma ERASMUS+: SPORT SMALL COLLABORATIVE PARTNERSHIPS che ha come obiettivo quello della disseminazione delle linee guida per la promozione della pratica degli sport acquatici in affiancamento alle terapie mediche per la cura dei pazienti affetti dal Parkinson. La seconda malattia neurodegenerativa più diffusa al mondo dopo l’Alzheimer colpisce l’1% della popolazione globale sopra i 60 anni, di cui 400 mila pazienti solo in Italia e 4000 in Sardegna. Una quarantina di persone tra Italia, Spagna (Federazione spagnola per il Parkinson e Fuerte Tribu Surf) e Turchia (Ankara Yelken Kubulu), tra cui un gruppo di pazienti, medici, caregivers, fisioterapisti e istruttori sportivi, si sono ritrovate a Cabras in questi giorni, accolte da numerose associazioni sportive locali, per sperimentare sul luogo i benefici di queste attività e scambiarsi informazioni utili per la divulgazione di queste pratiche.
Una serie di attività sul campo, a mare a vela, in sup e surf e a terra, lungo la costa e all’interno dell’Area Marina protetta del Sinis, per raccontare un percorso che, in Sardegna, è iniziato già da tempo nel Sinis come prima Regione d’Italia, portando ottimi risultati.
“Dopo queste esperienze, chi torna a casa, continua come può con qualsiasi attività, migliorando il suo stato generale, – spiega Nicola Modugno, neurologo specializzato nel morbo di Parkinson, coordinatore scientifico dell’iniziativa S4P – osserviamo costantemente nei pazienti questo ritrovato senso di benessere. Il Sinis è, a mio avviso, l’area in Sardegna che meglio si presta per questo tipo di attività: oltre ad avere una certa varietà di paesaggio e ricchezza di flora e fauna, si porta questa variabilità costante tra venti che si intrecciano, libeccio e maestrale, per noi questa è una metafora per i pazienti che devono inseguire il bel tempo, anche nei momenti di “cattivo” tempo. In queste giornate non facciamo solo movimento, insegniamo alle persone ad uscire fuori dall’ossessione del Parkinson e della malattia”.
“Questo progetto porta insieme le cose che servono, bellezza, movimento e sport, che sono il passaggio da una cura della malattia con il farmaco, che è parziale ad una cura della malattia fatta con il cuore, le parole e il supporto”, si è congratulato per l’iniziativa, Giangi Milesi, presidente della federazione nazionale sul
Parkinson. “Come associazione noi ci occupiamo della promozione degli sport senza barriere, per noi è stato naturale abbracciare un progetto come S4P e aprirci a questo tipo di utenza – dice Alessandra Caddeu di Mariolé, capo fila del progetto – felici di aver raggiunto l’obiettivo”. “Abbiamo scommesso sul territorio e il percorso intrapreso è stata la conferma di come le cose naturalmente si intrecciano tra di loro, – commenta Daniela Meloni, referente della tappa locale di S4P e partner di progetto – l’accessibilità del territorio che consente sempre di fare attività in acqua e a terra e trovare riparo, l’ottima risposta delle associazioni sportive locali, aperte tutto l’anno, i volontari e tutti quelli che hanno prestato la loro professionalità per testare e mettere in campo metodologie che faranno scuola”.
“Le politiche sociali e sanitarie della nostra amministrazione sono in perfetta armonia con il progetto Sea, Sail & Surf for Parkinson – aggiunge il sindaco di Cabras, Andrea Abis – . Apprezziamo in maniera convinta lo stretto connubio tra il territorio e questa nuova forma di terapia basata sullo sport acquatico. Siamo particolarmente entusiasti del risultato raggiunto, consapevoli del fatto che le nostre coste abbiano contribuito a incrementare il benessere psicofisico dei partecipanti”.
“La Vela con i suoi micro movimenti, il sole, il mare, la compagnia è davvero una palestra naturale che regala già di suo una sensazione di benessere a tutti – sottolinea il velista pluripremiato Andrea Mura, in supporto dell’iniziativa – è doveroso per il territorio impegnarsi affinché tutti possano accedere a queste attività”. “Abbiamo imparato tantissimo da queste giornate, molto più di quello che abbiamo dato – commenta Salvatore Boi di Kit’e’ndi, una delle associazioni coinvolte nei vari esercizi in acqua – l’acqua è l’elemento dove accrescere la propria percezione e la propria sensibilità, lo scambio è stato reciproco”. Dopo le prove di manualità tra cime e vele di venerdì 5 novembre, alla presenza del medico neurologo francese Olivier Rascol, tra i massimi esperti sul tema dei disturbi del movimento e del morbo di Parkinson, sabato 6 novembre è stata la volta delle prove con il SUP in mare a Mare Morto con l’associazione Kite’n’Di di Cabras, prima di percorrere l’istmo della penisola di San Giovanni nel primo pomeriggio per una breve escursione, con visita finale al museo civico Giovanni Marongiu di Cabras, accolti dalla direttrice Carla Del Vais e dalla Fondazione Mont ‘e Prama. Domenica 6 novembre, ultimo giorno della manifestazione, è stata la volta della vela al largo del Golfo di Oristano e della passeggiata naturalistico didattica nell’area marina protetta del Sinis – Isola di Mal di Ventre, accompagnati dal velista Andrea Mura. A chiusura, il convegno che ha portato i risultati della sperimentazione, con una condivisione delle buone pratiche e delle linee
guida e dei risultati di una survey internazionale che mette in evidenza la buona propensione verso gli sport a mare di questi pazienti.
L’evento conclusivo del progetto europeo che si è tenuto a Cabras è solo una delle tappe di questa sperimentazione che registra già interesse e richieste da tutta Italia. “Con i campus di Sail4Parkinson portiamo pazienti da tutt’Italia da sei anni qui nel Sinis per praticare una serie di attività, – spiega ancora Modugno – continueremo certamente a portare le persone in questa zona”. Ad affiancare Limolo Activities ASD nella realizzazione dell’evento finale a Cabras, le Associazioni Sportive: Circolo Nautico Oristano, Kit’e’ndi, Sea Scout e la Cooperativa Nel Sinis per la parte delle escursioni con la valorizzazione dell’aspetto dell’educazione ambientale. Tra i partner della realizzazione, Klesidra Compagnia Teatrale, che ha sperimentato con i pazienti alcune tecniche di coaching.