Nel dicembre 2020 il settore ambiente del Comune annunciava l’imminente bonifica ambientale dell’area di proprietà comunale di Via M. Barracu. Lavori che hanno avuto un lungo iter soprattutto a seguito della variegata tipologia di rifiuti che sono stati rinvenuti. Si è dovuto procedere alla loro caratterizzazione e al conseguente appalto di rimozione e smaltimento. Un importante esborso di danari, che è ovvio hanno inciso sulle tasche della collettività. Come non essere d’accordo con l’assessore all’ambiente quando aveva esclamato: “Ma va fatto, a prescindere, per restituire l’uso pubblico e decoro anche a quella zona della città”.
A proposito di uso pubblico, oggi quest’area di proprietà comunale è completamente abbandonata. Se per uso pubblico si intendeva una vasta area piena di feci canine, allora si
è colpito nel segno.
Ad oggi non è dato a sapere quali siano le intenzioni dell’assessorato comunale competente rispetto ad una sua possibile riqualificazione.
Un fattore importante in un programma di riqualificazione urbana è sicuramente il coinvolgimento degli attori sociali. Riqualificare infatti, non deve solo favorire la trasformazione fisico–spaziale del territorio, ma deve contribuire anche al miglioramento del contesto sociale e ambientale. Dunque, non occorre solo il coinvolgimento degli attori dell’edilizia, ma anche di tutte le componenti sociali, partendo dai cittadini e arrivando a quelle di tipo associativo.
Quando le aree pubbliche abbandonate vengono riqualificate diventano anche l’occasione per la creazione di un legame positivo e collaborativo tra residenti. Ben venga, quindi, la riqualificazione urbana da giardinetto. A volte basta allestire un parco giochi con delle attrezzature ben tenute e colorate, impiantare alberi, recintare un’area cani e installare panchine e fontanelle che invitano le persone a vivere il proprio spazio e a rispettarlo”, conclude Luca Pais Segretario Comitato AREA Sant’Agostino