Sassari, 26 giugno 2025 – Si è riunita oggi l’Unità di Crisi Locale dei Servizi Veterinari della Asl di Sassari e Gallura per fare il punto sulla diffusione del virus e sulle strategie adottate e da adottare nel Nord ovest Sardegna per arginare la diffusione del virus.
Questa mattina, nella Sala riunioni di Piazza Fiume a Sassari, i servizi veterinari della Asl di Sassari (Sanità animale, SIAOA, SIAPZ, Servizio gestione e controllo qualità), con la partecipazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna e dell’Università di Medicina Veterinaria di Sassari, alla presenza del Direttore Sanitario della Asl di Sassari, Piero Delogu, hanno illustrato la situazione epidemiologica e l’andamento della patologia.
Sin dalla sua insorgenza, nel territorio del Nord ovest Sardegna, il Servizio di Sanità Animale della Asl n. 1 ha messo in campo un piano di azione per il contenimento della diffusione della malattia.
Dopo la conferma dei focolai di Orani e Orotelli, infatti, oltre ad aver avvisato tutti gli allevatori interessati con un sistema di “allert”, la Asl ha avviato in questi giorni le visite cliniche presso i circa 1.500 allevamenti che ricadono nella “zona di restrizione” (la “zona di protezione”, entro i venti chilometri dal focolaio, e “sorveglianza” entro i 50 ) e negli allevamenti che, dal mese di marzo, hanno introdotto capi dalle zone infette.
Durante l’incontro, a cui ha preso parte anche il commissario straordinario Paolo Tauro, si e’ discusso quindi delle misure da adottare per applicare le indicazioni regionali (determinazione RAS n. 651 e 658 del 25.06.2025).
L’incontro e’ poi proseguito con le Associazioni di categoria con le quali sono state condivise le azioni per il contenimento della malattia ribadendo l’importanza della lotta ai vettori: mosche, zecche, tafanidi, culicoides.
Tra i consigli sempre validi vi è l’uso di insettorepellenti, bonifica dei siti larvali, attenzione all’igiene zootecnica delle aziende.