A far ballare l’Amministrazione Cacciotto, in queste ore, non sono le truppe corazzate dei partiti che lo sostengono, ma sobbalzi, che arrivano da quella parte che da tempo si è mostrata insofferente, ironia del caso vicinissima al Sindaco stesso. Capita così che Raimondo Cacciotto e la Consigliera Beatrice Podda aderiscono ad Europa Verde, e il Consigliere Marco Colledanchise, eletto nella lista di Futuro Comune, si sente di colpo senza casa. Gli sta stretta l’attuale collocazione, e se la Podda, può aderire ad altro progetto, anche lui si sente autorizzato a farlo. Ormai, le collocazioni in seno al Consiglio Comunale di Alghero sono magmatiche, in movimento.
Ma Colledanchise non è da oggi insofferente, vorrebbe decollare verso lidi più appetibili, e avere interlocuzioni con il leader vis a vis, cosa che oggi non gli è possibile.
Si guarda attorno, e strizza l’occhio alla lista civica che ad Alghero attrae come le api alla marmellata. Orizzonte Comune, il partito di Franco Cuccureddu, tende la mano al giovane Colledanchise, che avuto il benestare dal capo, ad Alghero deve bussare per entrare da un portone blindato, che pare, che per evitare tentazioni, siano state gettate anche le chiavi.
Il leader del gruppo Consiliare di Orizzonte Comune ad Alghero è Christian Mulas, titolo acquisto subito dopo le elezioni, e che mai ha manifestato intenzione di disfarsene. Ma non solo, Christian Mulas ha aderito al Psd’Az, ma non ha mai lasciato il Gruppo Consiliare di appartenenza, del quale è sempre capo gruppo in Consiglio Comunale.
E scoppia un gran casino. Anzi, Christian Mulas non lo vuol proprio far scoppiare, e con una mossa strategica “lo rei” si erge a difensore degli equilibri in Consiglio Comunale e in Giunta, stoppando le velleità di Colledanchise. Come? E’ subito detto.
Se Marco Colledanchise si muove, lascia il suo gruppo di appartenenza, ovvero Futuro Comune, lascia Beatrice Podda da sola, e da sola deve reggere e garantire persino l’Assessora di riferimento, Ornella Piras, e di rimbalzo anche il componente del CdA del Parco Luca Pais. Difficile riuscire a difendere il fortino nel rapporto di uno a uno. Ovvero un Consigliere che ha in quota un Assessore e un componente in un CdA .
Mulas, forte del fatto che le chiavi del portone sono state buttate, a Marco Colledanchise fa sapere a stretto giro, e in viva voce, che del suo ingresso nel Gruppo Consiliare di Orizzonte Comune non se ne parla proprio, troppo rischioso l’equilibrio che verrebbe compromesso, e conseguente difficoltà per il Sindaco Cacciotto.
Ma immaginate cosa potrebbe succedere se Colledanchise si sganciasse da Futuro Comune, comunque ? Potrebbe ballare l’Assessora e non solo, e non per volontà del Sindaco ma per le richieste, legittime, da parte di chi in maggioranza garantisce gruppi consiliari composti da quattro Consiglieri, si pensi a “Noi Riformiamo Alghero e Pd. Già ora l’Assessore Selva è tenuto sulla corda da un patto siglato da Giampietro Moro e lo stesso Christian Mulas, che ha in tasca la promessa di staffetta, fra un anno, ma un Consigliere che “regge” un Assessore difficilmente avrebbe vita facile. Quindi ad ora, l’immagine plastica è che non succederà nulla. Perché a dirla tutta, se qui crolla un tassello, a cascata tutto si potrebbe rimettere in gioco, per quanto riguarda gli incarichi Assessoriali. E nel gioco di rimescolare le carte, ritirando e ridistribuendo le deleghe, sul tavolo potrebbero finire non solo l’Assessorato di Raniero Selva e Ornella Piras, ma anche quello alla Cultura di Raffella Sanna, e se qualcuno, anche rimescolando si sente garantito, altri potrebbero davvero salutare l’esperienza Amministrativa sin qui maturata. E giova persino ricordare che in tutta questa narrazione, non abbiamo inserito un altro componente del Consiglio Comunale, che in tutta questa storia svolge, senza dare all’occhio, un ruolo di primissimo piano, quel Giampietro Moro che fa da elastico, e senza muoversi, tiene in piedi due componenti in crisi, Futuro Comune e Città Viva, che giusto per dirla tutta, esprime due Assessori di peso notevole. E che Giampietro Moro stia guardando lontano, è cosa certa, anche se qualcuno fa finta di non sapere, Moro ha sempre avuto un debole per l’Europa, se poi è green, forse andrebbe anche meglio.