Giovedì 22 Maggio, aggiornato alle 14:19

Treno a idrogeno”…. che si farà. I Comitati e i cittadini hanno abbandonato l’audizione di Arst in Commissione: basiti da tanta superficialità. Altra sconfitta

Treno a idrogeno”…. che si farà. I Comitati e i cittadini hanno abbandonato l’audizione di Arst in Commissione: basiti da tanta superficialità. Altra sconfitta
Nella seduta di oggi della commissione consiliare speciale per il “Treno ad Idrogeno” i cittadini e i rappresentanti dei comitati presenti hanno abbandonato l’audizione di ARST in segno di protesta. Siamo basiti di come con quanta superficialità è stata affrontata la discussione sia da parte dei componenti della commissione (forse per poca conoscenza dei fatti) sia da parte del Funzionario dell’ARST che ha sempre teso a banalizzare qualsiasi richiesta di chiarimento. Audizione nella quale abbiamo avuto la certezza che la conferenza decisoria è stata chiusa con esito positivo e che il Comune di Alghero non ha posto nessuna questione se non osservazioni inutili e poco efficaci sia per l’ambiente che per il paesaggio. Cosa ha fatto il Sindaco Cacciotto insieme alla sua maggioranza se non prenderci in giro e far finta di accettare il dialogo per poi neppure mettere paletti seri ad una Amministrazione Regionale che sceglie di passare sopra la testa della propria gente?
Ci si è riempiti la bocca di condivisione, dialogo, collaborazione, scelte condivise e poi in questi giorni è andata in scena la mortificazione della democrazia. Siamo fortemente delusi, amareggiati e anche fortemente contrariati che la città di Alghero, per bocca dei suoi rappresentanti, abbia per l’ennesima volta scelto di essere depauperata dei propri diritti e usata come straccietto per lavare la coscienza di quei taluni che in Regione fanno beffe del territorio algherese. Firmato I cittadini lesi dei propri diritti.

E’ la lamentela contenuta in un post pubblico nella pagina social del  Gruppo Spontaneo dei Comitati di Borgata, Comitati di Quartiere e Associazioni cittadine. La rabbia è palpabile, e la delusione per un’altra ulteriore sconfitta de processo partecipativo non ha bisogno di commento. Ed ancora e ulteriormente non sono bastati 10 Comitati del Territorio per rimodulare il progetto. Ma si  stanno spendendo oltre 300 milioni di euro per la costruzione di un tratto di ferrovia di 6,8 km con relativo acquisto dei mezzi locomotori e la creazione di un polo industriale in area agricola finalizzato alla produzione dell’idrogeno. E’ o no un costo esagerato se sul tavolo si mette anche il costo ambientale? Sperimentare, quel verbo all’infinito  che fa rima con naufragare. Perchè qualunque sia il futuro di questa tratta, nasce osteggiata in partenza, e  sapere che una stazione attende gli algheresi viaggiatori a Mamuntanas, fa storcere la bocca. Ma l’ultima considerazione, quella finale, riguarda un progetto calato su un territorio, quasi a forza, con  i cittadini organizzati  che sono stati sconfitti ancora e senza appello, a dimostrazione che contano… zero! Un leitmotiv che riguarda tutto, per mare e per terra, quello in arrivo nel futuro,  quello che è stato, nel passato. E sino a quando sarà accettabile essere sbeffeggiati da chi amministra pro tempore? E soprattutto la democrazia come si coniugherà?


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