Lavoratori e-distribuzione spediti a centinaia di chilometri per presidiare
impianti che non funzionano, dalle 6 alle 12 ore in turno dentro il
mezzo aziendale e in mezzo al nulla, dove non ci sono neanche servizi
igienici agibili e senza acqua corrente.
A seguito di diverse segnalazioni pervenuteci, come UGL Chimici-Energia puntiamo il dito contro e-
distribuzione, poiché da ultimo l’azienda pretende dai Lavoratori prestazioni lavorative ai confini della
realtà.
Nello specifico, molteplici guasti ai sistemi di telecontrollo stanno da ultimo interessando le Cabine
Primarie, ovvero i punti di arrivo dell’alta tensione che opportunamente trasformata in media tensione,
permettono di alimentare le cabine secondarie di trasformazione media-bassa tensione disseminate sia
nei centri urbani che nelle periferie, che consentono di alimentare le nostre case.
Queste infrastrutture sono quasi sempre impiantate nelle periferie dei paesi, nelle campagne, comunque
distanti dai centri abitati. Strutture isolate, senza illuminazione notturna, in stato di abbandono e
degreado.
L’azienda pretende il presidio di detti impianti, presidio garantito da persone che si turnano e
soggiornano dentro l’auto aziendale poiché non vi sono locali idonei in questi siti, non vengono svolte
pulizie da anni, ne vi sono servizi igienici e manca persino l’acqua corrente.
Già ciò lascia molto a desiderare, poiché la cabine primarie sono luoghi in cui soggiornano
abitualmente roditori e volatili, non è certo il massimo dal punto di vista della salute e sicurezza.
Potrebbe anche accadere si venga a contatto accidentalmente con oli minerali, situazione per cui avere
l’acqua corrente e in quantità a disposizione ci pare sia normale e necessario.
Al lato pratico, i Lavoratori permangono in questi siti vigili e in mezzo al nulla dalle 6 alle 12 ore in
attesa di una chiamata dal Centro Operativo, che in caso di necessità ne dispone il loro eventuale
intervento. Alla faccia della tanto esibita e sbandierata modernizzazione tecnologica e dei paventati
MLN di investimenti sugli impianti(?)
Resta incomprensibile perché in azienda oltre a mancare investimenti e manutenzioni delle
infrastrutture, manca anche Personale Esperto Alta Tensione e si espone il poco rimasto oltre ad extra
turnazioni anche a mega percorrenze chilometriche, esponendolo anche possibili incidenti
automobilistici. Lavoratori che da Alghero devono recarsi a Carbonia, piuttosto che da Arzachena ad
Alghero o da Nuoro ad Iglesias, certificano chiaramente che il poco personale presente in organico ha
stra lavorato e deve necessariamente riposare, quindi l’azienda deve intraprendere il toto ricerca
personale da spostare qua e la in ambito regionale, tralasciando che esistono dei confini territoriali e di
sede di lavoro da rispettare, ma principalmente ignora che la vita privata dei Lavoratori viene stravolta.
Franco Peana “Condanniamo ancora una volta questo comportamento aziendale, che potrebbe mettere
a repentaglio la salute e la sicurezza dei Lavoratori,espone gli stessi in alcuni casi a 12h di turno più 5H
di percorrenze chilometriche e tutto ciò è assurdo. Forse piuttosto che acquistare 34 centrali di Acciona in
Spagna per 1MLD di Euro, Enel dovrebbe ripristinare le pulizie, i servizi igienici e riattivare le forniture di
acqua corrente nella Cabine Primarie di tutta Italia, ma su questo aspetto di sicuro consulteremo l’A.S.L.”
UGL Chimici-Energia Segreteria Regionale della Sardegna