Il commento

Al termine di Alghero Barisardo la domanda d’obbligo è; cosa prendere di buono da questa partita? Una cosa, forse due.

La prima, la capacità di ribaltare un risultato per l’Alghero che la vedeva soccombente per due a zero. Un passivo davvero impegnativo da rimontare, ma, ed è qui la seconda cosa positiva, la capacità di non mollare di provare, non senza difficoltà, di credere in un risultato positivo possibile.

L’ Alghero pareggia per 2 a 2, un doppio Scognamillo, le toglie le castagne dal fuoco, ma è inutile bleffare, non è stata una grande partita.

Il Barisardo visto in campo ad Alghero è  una buona formazione, possente fisicamente, che specie sui duelli aerei, ha sovrastato la squadra giallo rossa. Ed emerge  che l’Alghero, a questo punto del campionato ha una rosa, zeppa di giovani giocatori, ma mancano quelli che fanno fare il salto di qualità in un campionato dove di scontato c’è davvero poco.

L’Eccellenza, e lo diciamo da tempo, è un campionato molto insidioso, non ci sono squadre materasso, ci sono squadre che soffrono, ma vendono cara la pelle, l’Alghero matricola in questo torneo, sebbene annovera giocatori esperti, paga lo scotto di non avere fra le sue fila giocatori che garantiscano al tecnico, un avvicendamento senza provocare sconquassi alla squadra. Da tempo ormai nelle fila dei giallorossi mancano giocatori, visti all’inizio del campionato, defezioni e infortuni, taluni lunghi ( leggi Serna), problemi che quanto prima si cercherà di risolvere, scendendo sul mercato di Dicembre,  perché questa squadra ha bisogno di correttivi per essere messa al sicuro da ogni insidia.

E se alla fine il 2 a 2 ho visto al Pino Cuccureddu era vietato ai deboli di cuore, e anche vero che ai deboli di cuore non può vietarsi la gioia di vedere una partita di calcio.

la cronaca