Con previsione di inserimento per il prossimo consiglio comunale in data 25 novembre, in accordo con il presidente del consiglio comunale e il sindaco, Christian Mulas Beatrice Podda
Anna Arca Sedda propongono un
ORDINE DEL GIORNO
PREMESSO CHE:
Un omicidio su quattro avviene fra le mura domestiche e che il 70% delle vittime sono donne;
Secondo le indagini di vittimizzazione elaborate dall’ONU e da altre agenzie di ricerca, nel mondo una donna su tre subisce, nel corso della propria vita, violenza, soprattutto in ambito domestico (violenza psicologica, fisica, economica, sessuale, religiosa);
Mamme, mogli, sorelle, ex compagne, donne di ogni età accomunate da un terribile destino: diventare vittime di violenza;
Sono oltre 100 i casi di femminicidio in Italia nel 2024 ad oggi;
La prima causa di morte violenta delle donne tra i 15 e i 49 anni è il femminicidio, con una percentuale tra il 15% e il 70% delle donne che ha subito violenza sessuale o fisica dal proprio partner;
In Sardegna i dati relativi al femminicidio sono particolarmente allarmanti: la regione è al vertice delle tabelle stilate dall’Istat, con una media di 0,78 femminicidi per 100.000 abitanti;
Ogni giorno, in media, sette donne in Italia denunciano una violenza sessuale;
La violenza sulle donne è un fenomeno in forte crescita, che fonda le sue radici nella negazione dei diritti umani e delle pari opportunità, attraverso la violenta appropriazione o soppressione del corpo della donna, alimentata da una concezione possessiva e consumista della sessualità;
Questo fenomeno genera paura e preoccupazione fra le donne, che meritano un’attenzione e un rispetto particolare, poiché ciò condiziona la loro possibilità di vedere garantiti i propri diritti fondamentali;
Anche nel nostro territorio si assiste a una preoccupante recrudescenza del fenomeno della violenza sulle donne, sia italiane che straniere, da parte di cittadini italiani e immigrati, e talvolta anche minori, che impone una riflessione approfondita sui valori su cui poggia la nostra società. L’affermazione del rispetto dei diritti umani e civili deve essere il nostro obiettivo, in un’ottica di integrazione fra culture diverse.
CONSIDERATO CHE:
La prevenzione con i braccialetti elettronici per i soggetti denunciati non ha portato i miglioramenti sperati, come emerso dalla “Relazione sulla governance dei servizi antiviolenza” della Commissione d’inchiesta sul femminicidio del Senato;
Isolamento, convivenza forzata, restrizioni alla circolazione e instabilità socio-economica hanno comportato per le donne e i loro figli una maggiore esposizione alla violenza domestica;
I reati di maltrattamenti contro le donne sono in aumento, non solo con violenza fisica, ma soprattutto con violenza psicologica.
PERTANTO, IL CONSIGLIO COMUNALE DI ALGHERO IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:
- Ad adottare una proposta di sensibilizzazione per tutte le attività commerciali e farmacie comunali di Alghero (o di altri Comuni) affinché stampino sullo scontrino il numero nazionale 1522, promuovendo la diffusione di informazioni sul numero antiviolenza e sensibilizzando la comunità su questo fenomeno;
- La creazione uno “Sportello di prevenzione al conflitto familiare”;
- A potenziare il raccordo fra scuole, servizi territoriali e consultori familiari e per adolescenti, per intervenire più efficacemente nelle politiche educative sulla relazione fra uomo e donna, sull’educazione all’uguaglianza e sul rispetto delle differenze, rendendo obbligatori percorsi formativi di educazione alla cittadinanza;
- A concertare e perfezionare con gli organismi che tutelano l’ordine pubblico strategie volte a prevenire atti di violenza e a migliorare le modalità di accoglienza delle denunce, affinché il percorso per la donna che denuncia sia meno traumatico, specialmente quando il responsabile è un familiare;
- A promuovere, con ogni mezzo a disposizione, un cambiamento sociale e culturale che elimini la disparità di genere, attraverso campagne di educazione alla parità e di sensibilizzazione contro ogni forma di stereotipo.
Primo firmatario:
Christian Mulas
Beatrice Podda
Anna Arca Sedda