Mercoledì 4 Dicembre, aggiornato alle 12:30

Violenza sulla donne – Christian Mulas, Beatrice Podda e Anna Arca Sedda, Odg con proposte e una campagna di educazione sul tema

Violenza sulla donne –   Christian Mulas, Beatrice Podda e Anna Arca Sedda,  Odg con proposte e una campagna di educazione sul tema

Con previsione  di inserimento per il prossimo consiglio comunale in data 25 novembre, in accordo con il presidente del consiglio comunale e il sindaco,  Christian Mulas Beatrice Podda
Anna Arca Sedda propongono un

ORDINE DEL GIORNO

PREMESSO CHE:

Un omicidio su quattro avviene fra le mura domestiche e che il 70% delle vittime sono donne;

Secondo le indagini di vittimizzazione elaborate dall’ONU e da altre agenzie di ricerca, nel mondo una donna su tre subisce, nel corso della propria vita, violenza, soprattutto in ambito domestico (violenza psicologica, fisica, economica, sessuale, religiosa);

Mamme, mogli, sorelle, ex compagne, donne di ogni età accomunate da un terribile destino: diventare vittime di violenza;

Sono oltre 100 i casi di femminicidio in Italia nel 2024 ad oggi;

La prima causa di morte violenta delle donne tra i 15 e i 49 anni è il femminicidio, con una percentuale tra il 15% e il 70% delle donne che ha subito violenza sessuale o fisica dal proprio partner;

In Sardegna i dati relativi al femminicidio sono particolarmente allarmanti: la regione è al vertice delle tabelle stilate dall’Istat, con una media di 0,78 femminicidi per 100.000 abitanti;

Ogni giorno, in media, sette donne in Italia denunciano una violenza sessuale;

La violenza sulle donne è un fenomeno in forte crescita, che fonda le sue radici nella negazione dei diritti umani e delle pari opportunità, attraverso la violenta appropriazione o soppressione del corpo della donna, alimentata da una concezione possessiva e consumista della sessualità;

Questo fenomeno genera paura e preoccupazione fra le donne, che meritano un’attenzione e un rispetto particolare, poiché ciò condiziona la loro possibilità di vedere garantiti i propri diritti fondamentali;

Anche nel nostro territorio si assiste a una preoccupante recrudescenza del fenomeno della violenza sulle donne, sia italiane che straniere, da parte di cittadini italiani e immigrati, e talvolta anche minori, che impone una riflessione approfondita sui valori su cui poggia la nostra società. L’affermazione del rispetto dei diritti umani e civili deve essere il nostro obiettivo, in un’ottica di integrazione fra culture diverse.

CONSIDERATO CHE:

La prevenzione con i braccialetti elettronici per i soggetti denunciati non ha portato i miglioramenti sperati, come emerso dalla “Relazione sulla governance dei servizi antiviolenza” della Commissione d’inchiesta sul femminicidio del Senato;

Isolamento, convivenza forzata, restrizioni alla circolazione e instabilità socio-economica hanno comportato per le donne e i loro figli una maggiore esposizione alla violenza domestica;

I reati di maltrattamenti contro le donne sono in aumento, non solo con violenza fisica, ma soprattutto con violenza psicologica.

PERTANTO, IL CONSIGLIO COMUNALE DI ALGHERO IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:

  1. Ad adottare una proposta di sensibilizzazione per tutte le attività commerciali e farmacie comunali di Alghero (o di altri Comuni) affinché stampino sullo scontrino il numero nazionale 1522, promuovendo la diffusione di informazioni sul numero antiviolenza e sensibilizzando la comunità su questo fenomeno;
  2. La creazione uno “Sportello di prevenzione al conflitto familiare”;
  3. A potenziare il raccordo fra scuole, servizi territoriali e consultori familiari e per adolescenti, per intervenire più efficacemente nelle politiche educative sulla relazione fra uomo e donna, sull’educazione all’uguaglianza e sul rispetto delle differenze, rendendo obbligatori percorsi formativi di educazione alla cittadinanza;
  4. A concertare e perfezionare con gli organismi che tutelano l’ordine pubblico strategie volte a prevenire atti di violenza e a migliorare le modalità di accoglienza delle denunce, affinché il percorso per la donna che denuncia sia meno traumatico, specialmente quando il responsabile è un familiare;
  5. A promuovere, con ogni mezzo a disposizione, un cambiamento sociale e culturale che elimini la disparità di genere, attraverso campagne di educazione alla parità e di sensibilizzazione contro ogni forma di stereotipo.

Primo firmatario:

Christian Mulas
Beatrice Podda
Anna Arca Sedda


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