Questa mattina 5 settembre presso la sala Mimosa dell’hotel Catalunya ad Alghero, alla presenza del segretario regionale di Forza Italia Pietro Pitalis, del segretario provinciale Nanni Terrosu, del capogruppo in consiglio comunale Marco Tedde, è stata ufficializzato l’ingresso nel partito degli azzurri di Nina Ansini, attuale consigliere comunale dell’Udc (GUARDA).
E’ stata definita senza mezzi termini una operazione di rafforzamento del partito a livello locale, un contributo importante alla crescita di Forza Italia ad Alghero e in Sardegna in un’ottica futura, quando in Primavera ci saranno i prossimi appuntamenti elettorali.
Nina Ansini è una delle più longeve donne presenti all’interno del Consiglio Comunale di Alghero, annovera sei legislature. Il suo percorso politico ha un filo conduttore che nasce dal Partito Socialista Italiano, quell’area moderata e cattolica che l’ha contraddistinta nel tempo, che poi l’ha portata a sposare i contenuti politici di un grande partito di centro quale è stato l’Unione di Centro.
Ora il passaggio in Forza Italia, un partito che dimostra con i fatti di essersi saldamente ancorato nei valori del centro, ritagliandosi un ruolo di primo piano all’interno della coalizione del centrodestra a tutti i livelli. Forza Italia diventa calamita, una forza che riesce ancora ad attrarre, ed è stato ribadito questa mattina al Catalunya, merito del suo presidente Antonio Tajani che da tempo ha tracciato la strada per questa forza, che si pone in un ruolo centrale, dialettico e dialogante con le altre forze politiche. In Sardegna il motore propulsore è Pietro Pittalis, Parlamentare in carica e Segretario, , che per il rilancio di questo partito percorre la Sardegna da Nord a Sud.
Nina Ansini si è presentata sufficientemente emozionata, nonostante il suo lungo corso politico, il passaggio non è stato indolore, l’aver lasciato compagni di viaggio di lunga data, con i quali si è scritta la storia politico-amministrativa di Alghero, uno su tutti Antonello Usai, che ad Alghero ha portato questo partito, lo ha strutturato conservandolo sino ai giorni nostri, con un recordi di longevità ineguagliabile. Oggi, forse, l’Udc tocca il punto più basso di notorietà politica, con il risultato che chi vi aderito cerca nuovi approdi, in organizzazioni strutturate dal valore non solo locale regionale ma nazionale.
