Martedì 10 Settembre, aggiornato alle 9:08

Oggi a Villa Mosca sarà presentato l’ultimo libro di Bianca Pitzorno, “a chi smeraldi a chi rane. Autobiografia dei miei (troppi) animali”,

Oggi a Villa Mosca sarà presentato l’ultimo libro di Bianca Pitzorno, “a chi smeraldi a chi rane. Autobiografia dei miei (troppi) animali”,

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Nuovo appuntamento ad Alghero organizzato dalla libreria Il Labirinto Mondadori e dall’associazione Alghenegra per la rassegna “Ai margini della notte. Libri e autori in città”. Domenica 25 agosto alle 21 nel bel giardino di Villa Mosca sarà presentato l’ultimo libro di Bianca Pitzorno, “a chi smeraldi a chi rane. Autobiografia dei miei (troppi) animali”, edito da Bompiani. L’autrice dialoga con Patrizia Sardo Marras.

Un’autobiografia intellettuale attraverso gli animali, un libro antiretorico e spassosissimo dalla penna di una delle più grandi scrittrici italiane. Fin dal volo degli uccelli in cui gli antichi scrutavano il futuro o dalle fiere che Dante incontra avventurandosi per la selva oscura, gli animali sono affascinanti allegorie del nostro vivere, ma “nella loro grande famiglia a cui anche noi umani apparteniamo, ci sono quelli che sentiamo più simili a noi”, scrive Bianca Pitzorno: ed è proprio un sentimento di profonda affinità a percorrere queste pagine in cui creature della terra, dell’aria, dell’acqua intrecciano le loro esistenze con sorprendente naturalezza. L’autrice di questo memoir è nata e cresciuta in una Sardegna dove campagna e città, terra e mare sono ancora un continuum e una bambina curiosa può passeggiare in piazza all’ora dello struscio accompagnata dal germano reale Quaquarone, tenere sotto il banco di scuola la tartaruga Andrea o covare sotto l’ascella un uovo di canarino convinta di vederne nascere un pulcino. Ma il racconto non si ferma nel frinire della campagna sassarese, segue la sua protagonista umana negli anni dell’università a Cagliari, in quelli milanesi – dove a topi e pipistrelli si sostituiscono felini capaci di rispondere al telefono e rane dal meraviglioso color verde smeraldo – e nei viaggi in paesi più o meno lontani dove s’incontrano vipere francesi, galline eritree, coccodrilli cubani. I colori, le abitudini, i misteriosi linguaggi della folla di creature con cui la protagonista vive incredibili avventure sono evocati con rispetto, quasi che Bianca Pitzorno si consideri un’extraterrestre alla pari desiderosa di fare amicizia con i veri abitanti del pianeta su cui trova ospitalità. “A chi smeraldi e a chi rane” è un’autobiografia intellettuale antiretorica, commovente e spassosissima che ci fa riflettere in modo profondo sul nostro essere umani.

*nota stampa

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