“Punta Giglio Libera -Ridiamo Vita al Parco Aps accoglie con favore il provvedimento di diniego emesso il 9 c.m. dal SUAP bacino Suape di Alghero, ad autorizzazione per installazione di chiosco bar, reception e servizi igienici da parte della Società Bagni del Corallo, Calabona ( LEGGI).
La nostra Associazione aveva già espresso il proprio parere in una nota stampa del 23 marzo 2024 ed approvato l’azione del GrIG del 26 marzo con l’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti per verificare la legittimità o meno di quanto si stava realizzando in Località Calabona” chiude la breve nota del Consiglio Direttivo.
Si apre un nuovo fronte che si condurrà a colpi di carte bollate e avvocati.
La struttura , ad oggi operativa, per la corrente stagione gode dell’autorizzazione ad avere l’ installazione di un chiosco bar, reception e servizi igienici, l’ attuale provvedimento di diniego afferisce la richiesta di poter procedere nelle installazioni stagionali, per i prossimi 12 anni, oggetto della concessione demaniale, per 120 giorni l’anno. Come dire che quest’anno va bene, dal prossimo non si può più.
Nella Tipologia dell’intervento proposto si legge che sono ” Opere precarie o temporanee, dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee, tali da poter essere immediatamente rimosse alla cessazione della necessità e, comunque, entro un termine di utilizzazione non superiore a 120 giorni (edilizia libera soggetta a comunicazione non asseverata).
L’endoprocedimento si compone di 16 uffici interessati , ma quello che sarà oggetto di ricorso al TAR è quello che si riferisce al parere negativo non superabile, da parte dell’Ufficio Soprintendenza ABAP per le Province di Sassari e Nuoro pervenuto in data 05 Luglio 2024, entro il termine perentorio di conclusione della fase asincrona della conferenza di servizi. L’atto prodotto dall’Ufficio di Alghero è conseguenziale per la sussistenza di ragioni ostative assolute alla realizzazione dell’intervento, non superabili con prescrizioni o modifiche progettuali, comporta la necessità di provvedere all’emissione di una determinazione di conclusione negativa della conferenza di servizi.
Pertanto NON AUTORIZZA La ditta SOCIETA’ DEI BAGNI DEL CORALLO S.R.L., all’installazione di opere precarie – chiosco bar, reception e servizi igienici, e come detto si aprono le porte a un duro contenzioso legale, il primo davanti al Tar, dove il provvedimento verrà impugnato.
Un diniego di tale portata è intuibile che impatta con la concessione demaniale ottenuta, dove uno stabilimento balneare, poichè di questo di tratta, senza servizi non ha motivo di esistere. Come finirà? Difficile dirlo ora.
Ma si viene a sapere che la Società Bagni del Corallo oggi ha incassato il respingimento del ricorso proposto dalla Sopraintendenza davanti al Consiglio di Stato a Roma e si riferiva alle autorizzazioni ricevute dalla società. Come si vede è una storia di autorizzazioni e ricorsi, tutti interni ad aule di un tribunale.