ROMA – Via libera definitivo al ddl Nordio che abolisce il reato di abuso di ufficio e modifica la disciplina in materia di intercettazioni. L’aula della Camera – con 199 sì, 102 no – ha approvato il testo nella versione arrivata dal Senato con alcuni correttivi rispetto al ddl del Governo. Si introducono modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare. Il disegno di legge, a firma del ministro della Giustizia Carlo Nordio, si compone di 9 articoli.
ABOLIZIONE ABUSO UFFICIO
Il provvedimento abroga il delitto di abuso d’ufficio, previsto dall’articolo 323 del codice penale, e modifica l’art. 346-bis c.p., che disciplina il reato di traffico di influenze illecite.
NORME SU INTERCETTAZIONI
Si rafforza la tutela della libertà e della segretezza delle comunicazioni del difensore, estendendo il divieto di acquisizione da parte dell’autorità giudiziaria ad ogni altra forma di comunicazione, diversa dalla corrispondenza, intercorsa tra l’imputato ed il proprio difensore, salvo che l’autorità giudiziaria abbia fondato motivo di ritenere che si tratti di corpo del reato introducendo, contestualmente, l’obbligo per l’autorità giudiziaria o per gli organi ausiliari delegati di interrompere immediatamente le operazioni di intercettazione, quando risulta che la conversazione o la comunicazione rientrano tra quelle vietate. Reca alcune modifiche alla disciplina delle intercettazioni al fine di rafforzare la tutela del terzo estraneo al procedimento rispetto alla circolazione delle comunicazioni intercettate. In particolare, viene introdotto il divieto di pubblicazione, anche parziale, del contenuto delle intercettazioni in tutti i casi in cui quest’ultimo non sia riprodotto dal giudice nella motivazione di un provvedimento o utilizzato nel corso del dibattimento; è inoltre escluso il rilascio di copia delle intercettazioni di cui è vietata la pubblicazione quando la richiesta è presentata da un soggetto diverso dalle parti e dai loro difensori.
NORME IN MATERIA DI MISURE CAUTELARI
Interviene in materia di misure cautelari, prevedendo l’istituto dell’interrogatorio preventivo della persona sottoposta alle indagini preliminari rispetto alla eventuale applicazione della misura cautelare e introducendo la decisione collegiale per l’adozione dell’ordinanza applicativa della custodia in carcere nel corso delle indagini preliminari.
IMPUGNAZIONI SENTENZE PM
Esclude il potere del pm di proporre appello avverso le sentenze di proscioglimento per i reati di cui all’articolo 550, commi 1 e 2, c.p.p..
TABELLE INFRADISTRETTUALI UFFICI REQUIRENTI E GIUDICANTI
Apporta modifiche all’ordinamento giudiziario (R.D. n. 12 del 1941) in materia di tabelle infradistrettuali e in materia di criteri per l’assegnazione degli affari penali al giudice per le indagini preliminari conseguenti all’introduzione della composizione collegiale del giudice per le indagini preliminari.
AUMENTO TOGHE
Incrementa il ruolo organico della magistratura, da destinare alle funzioni giudicanti di primo grado.
fonte Dire.it
Cosa recita l’attuale articolo 323 del Codice Penale
Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato, il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto, è punito con la reclusione da uno a quattro anni.
Insomma da qualunque lato lo si guardi, è il chiaro obiettivo della politica di tutelare il pubblico ufficiale che esce dall’obbligo di astenersi, evitare ed usare cautela quando gli interessi in gioco sono direttamente riconducibili a familiari e congiunti ed intenzionalmente c’è danno evidente per terzi. Un ammisitratore pubblico da ora si sentirà meno timoroso di firmare un atto, Gli amministratori, i funzionari e tutti gli altri pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio, per paura di essere coinvolti in procedimenti civili o penali, hanno di fatto aumentano la burocrazia e, di conseguenza, i tempi per le decisioni. Da oggi mani libere e meno paura saranno il viatico
E come si argina il potere di procurarsi vantaggi di pubblico ufficile nell’esercizio delle sue funzioni?