La notizia della vittoria del tennis club Alghero Mp Finance che gli apre le porte alla serie A due maschile di tennis a squadre ad Alghero arriva poco dopo le 22,00. Un risultato storico, sebbene programmato nei minimi particolari da i dirigenti e tecnici del club algherese. E lo diciamo con la certezza di chi rappresenta la conferenza stampa, che davanti a nostre obiezioni proprio sul l’obiettivo prefissato le risposte che arrivarono, soprattutto dal presidente Fabio Fois, oggi trovano conferma, già da allora l’obiettivo era la vittoria. Per tutta la città e per il movimento è davvero una botta di benessere. È come da tempo affermiamo, Alghero negli ultimi tempi si è nuovamente riconquistato il ruolo di primissimo piano a livello regionale, e uno dei più caratterizzanti a livello nazionale. Alghero è città di sport e di sportivi.
Una squadra della serie A di rugby, e l’Amatori, una squadra nella serie A del baseball, la Catalana, ora una squadra che approda nella serie A del tennis a squadre, basket, Maratoneti, Runners amatoriali, ciclisti, nuotatori, pallavolisti, pugili, le arti marziali, sono le discipline che spingono Alghero nei primi posti della graduatoria di merito. Ricordiamo anche la squadra di calcio, l’Alghero che milita in Eccellenza, è un’altra la Fc Alghero che parteciperà al campionato di Prima categoria non ha campo sul quale giocare. Tutto questo fanno di Alghero un’autentica miniera, forse unica.
E’ un movimento sportivo che ha numeri e adesioni in crescita continua. Ma a fronte di tanto movimento, di tanta partecipazione, stride ancora una volta l’assenza di una progettualità complessiva che riguarda l’impiantistica sportiva. Alghero purtroppo è stata travolta dagli eventi negli ultimi anni, dove le società sportive, sono letteralmente sbocciate e uscite dall’anominato vincendo campionati di primo livello regionale, che però costringono dirigenti e atleti a sacrifici davvero immani. Troppi sono costretti a migrare per mancanza di impianti idonei e regolamentari. Un fardello di notevoli proporzioni per l’amministrazione di Raimondo Cacciotto che è appena decollata. Per l’Assessore allo sport ci sarà da affrontare un gigantesco piano per dare ad Alghero, al suo movimento sportivo in generale, il dovuto, in termini di strutture moderne accoglienti e al passo con i tempi. Ma giova ricordare però, che dalle deleghe assegnate sabato, non risulta al momento nessuno destinatario della delega allo sport, non c’è per ora l’Assessore alla sport. Che sia un refuso è difficile dirlo, sta di fatto che oggi siamo stati destinatari da parte di numerosi lettori della richiesta di sapere chi fosse l’Assessore allo sport, ed é risultato appunto, che nessuno dei sei nominati abbia la delega.
Ora alle patate bollenti che si chiamano baseball, Futsal, Fc Alghero, Alghero calcio, nuoto, si aggiunge anche quella del tennis perché emerge, che per poter disputare i campionati di serie A2, le società debbano disporre di una struttura coperta. Ad Alghero non esiste, ed ecco che prende corpo un altro problema, poiché fra poco sarà proprio il Tennis club che busserà alle porte dell’amministrazione per poter avere una struttura regolamentare.
Ma come si può leggere questa esplosione in città dello sport, vincente negli ambiti più diversi? Dal baseball al calcio, passando per il tennis e il basket e chiudendo con il nuoto, per citarne solo qualcuno? Intanto al primo posto c’è la disponibilità finanziaria delle società., di colpo si è scoperto che investire nello sport garantisce ritorni di immagine proporzionata a quanto si spende. Lo sport si dimostra un fenomenale veicolo pubblicitario e di colpo in città le attività commerciali diventano il pilastro portante di tutto il movimento. Gli sponsor ci sono, investono e dal connubio con le società arrivano i risultati.
È un gran segnale, è il segnale di una comunità che si è risvegliata, che è ripartita perché avere disponibilità per le sponsorizzazioni significa avere disponibilità conseguenti ai guadagni, frutto di attività lavorativa. Lavoro impresa e sport diventano un trinomio vincente, per Alghero è la primavera, la ripartenza di una città per anni caduta nel dimenticatoio e in letargo. Il merito? Sicuramente di una nuova generazione, fatta di giovani quarantenni e poco più più, che si sono scrollati di dosso la paura di osare. Si sono uniti e fanno persino gioco di squadra. E sono proprio i quarantenni quelli che hanno chiesto all’amministrazione di avere un occhio di riguardo, che tradotto significa realizzare ciò che Alghero necessita, perché questa è una città, nel campo sportivo che si è fermata da decenni, quasi pietrificata.