Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

“Doddy” espone da oggi nella Torre di Sulis le sue vignette: IN- Visibili

“Doddy” espone da oggi nella Torre di Sulis le sue vignette: IN- Visibili

Ogni vignetta descrive una storia, un episodio, una denuncia pacifica, un racconto disegnato su carta.
Ci saranno tutte le mie vignette, o quasi, e delle mie filastrocche . A parlare è Doriana Caria presidente dell’Associazione “Il mio amico speciale”, da anni in prima linea ormai un simbolo e un punto di riferimento in città e non solo che parla di tutele, diritti, per le persone affette da autismo
“È per me una grandissima emozione comunicare che dal dal 28 al 30 giugno dalle ore 19 alle ore 23 nella Torre di Sulis ci sarà la mostra delle mie vignette dal titolo IN- Visibili.
Il titolo della mostra prende spunto da una vignetta intitolata “Invisibili” che si aggiudicò il primo posto nella categoria disegno al concorso nazionale “La vita ai tempi del
coronavirus 2020” organizzato da Aps Maresca Onlus di Santhià. Il lockdown, la scuola, lo sport, le terapie, la famiglia o semplici scene di vita quotidiana di Ruben, un bambino con autismo non verbale e del suo amico fidato un serpente di gomma grigio, diventano lo spunto per una attenta riflessione in questa narrazione autobiografica”, afferma.

Doriana Caria si propone oggi in una nuova veste, si firma Doddy, racconta la sua esperienza con i tratti di una matita, affida al disegno i suoi messaggi, gli spunti di riflessione per chi guarda. Doriana non teme di mettersi a nudo, con la sua narrazione autobiografica, in effetti lo ha già fatto nel profondo, affidandosi allo scritto, pubblicando un libro ” Io ti aspetto”  che è il racconto di una mamma, di una famiglia e di come lo spettro autistico, impatti su di loro e sulla loro quotidianità Un libro scritto da Doriana Caria, una mamma, che ad Alghero abbiamo cominciato a conoscere bene.E’ lei la mamma nata tre volte: la prima quando è nata Elettra, la primogenita, la seconda quando è nato Ruben, la terza quando abbiamo accolto in casa la sua diagnosi…e rinascere tre volte non è mica da tutti, ma con la terza volta siamo rinati in tanti”. Una frase struggente, un capolavoro per sentimento, per profondità, per tutto quello che si porta dentro

Disse Doriana: “Allora ci vollero tre anni  per scrivere quel racconto ed altrettanti per sentirmi pronta a mettere a nudo la mia anima, per raccontarmi e raccontare” da allora Doriana Caria è un’altra persona, liberata dal peso e aperta verso chi Le sta vicino. Nessun tabù, nessun segreto, da allora Doriana è in prima linea per difendere e difendersi da ingranaggi sociali e pastoie burocratiche che riconducono tutto a classi di appartenenza, con lettere e commi di Legge che fanno la differenza, che danno e tolgono, come se le persone si possano trattare al pari di numeri.

Ecco, dopo ciò, sapere che Doriana Caria da oggi esporrà nella Torre di Sulis, è un richiamo irrefrenabile, per toccare con man la novità proposta , dove i messaggi, e i sentimenti, viaggiano con i tratti tracciati da una  matita, che diventa, talvolta e  inconsapevolmente, un punteruolo che affonda nella carta, tanto è graffiante nella sua denuncia. E le vignette di Doriana, non sono solo da guardare, ma sono da interpretare e capire, e diventano il filo conduttore della sua via quotidiana di mamma, speciale.


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