Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

Andrea Columbano lascia la Presidenza della Futsal Alghero, strali contro i “soci fondatori” e un consigliere Comunale ora ex

Andrea Columbano lascia la Presidenza della Futsal Alghero, strali contro i “soci fondatori” e un consigliere Comunale ora ex

“Dopo tre stagioni e due trofei – la Coppa Italia e la storica promozione in Serie B Nazionale – dal prossimo 30 giugno, a scadenza naturale del mio attuale mandato, non sarò più Presidente della Futsal Alghero. A conclusione di questo percorso, iniziato nel luglio 2021, desidero ringraziare giocatori, staff e tifosi e spiegare loro le ragioni che mi hanno portato, dopo approfondite e meditate riflessioni, a prendere questa decisione”, scrive Andrea Columbano che prosegue:

“Come forse avrete letto su alcuni articoli apparsi sulla stampa locale, la Futsal Alghero e la FC Alghero dovrebbero “fondersi” in una società terza con un nuovo nome e un nuovo logo. Le trattative tra le due società sono state avviate, durante il mio mandato di Presidente, dal gruppo dei “soci fondatori” a mia insaputa e senza la mia approvazione; fatto questo che ritengo una manifesta e grave mancanza di rispetto per il ruolo da me ricoperto – quello di Presidente – ancora prima che per la mia persona. Ovviamente, le motivazioni che mi spingono a lasciare la Presidenza della Futsal Alghero e a non far parte della società che nascerà dalla eventuale “fusione” con la FC Alghero, sono diverse e tutte molto importanti.

Come detto in premessa, non ho mai avvallato alcun progetto di “fusione” societaria né ho dato via libera a trattative tra la Futsal Alghero e altre compagni calcistiche – siano esse di Calcio a 5 o di Calcio a 11 – del territorio. In secondo luogo, una “fusione” tra due o più società determina di fatto la scomparsa della denominazione e del logo delle società preesistenti.

Nel mondo di oggi, denominazione e logo sono tratti fondamentali di ogni impresa e di ogni società anche sportiva identificandone storia, blasone, appeal, reputazione e, nel mondo dei social media, followers. In altri termini, la Futsal Alghero, con i suoi sette anni di storia, i risultati raggiunti, oltre 5mila followers tra Facebook e Instagram, la nascita e lo sviluppo delle giovanili Under 15 e Under 19 di fatto è diventata un “brand” ovvero un “marchio” che sarà cancellato in caso di “fusione” societaria.

Nella società futura e nei termini in cui la “fusione” mi è stata solo recentemente presentata dal gruppo dei “soci fondatori”, la Futsal Alghero sarebbe ridotta ad “area tecnica del Calcio a 5” con i suoi Dirigenti – ora ridotti a semplici “responsabili di area tecnica” – privi di alcun potere amministrativo o decisionale non essendo co-firmatari del conto corrente della futura società né detentori di quote in quella che dovrebbe essere a tutti gli effetti una Società a responsabilità limitata con un Amministratore Unico. A mio personale parere, un bacino di sponsor e di utenza, seppur potenzialmente più ampio rispetto a quello che poteva vantare la Futsal Alghero, non sono ragioni sufficienti a controbilanciare le  motivazioni a sfavore di una ipotesi di “fusione”. Infine, un eventuale ripescaggio in Serie B Nazionale può essere richiesto solo dalla Futsal Alghero e quindi prima della eventuale “fusione”. Una volta costituita una terza società, questa non avrebbe alcun titolo per poter richiedere un ripescaggio in Serie B.

Perdita della denominazione, perdita del logo – quindi del “marchio” Futsal Alghero – mancanza di potere decisionale e di potere amministrativo sono le ragioni principali che mi hanno spinto a dire un deciso e secco “NO” alla “fusione” avviata in silenzio e senza il mio consenso.

In qualità di Presidente ho sempre sostenuto l’autonomia della Futsal Alghero, anche dopo le vicissitudini dell’ultima stagione che hanno visto la retrocessione in Serie C1. Da Presidente della Futsal Alghero ho sempre preso le decisioni collegialmente con il consenso di tutto il Gruppo Dirigente ed è stata grazie a questa unione di intenti, di impegno e di sacrificio, anche monetario, che sono arrivati giocatori e staff di qualità, trofei e un settore giovanile con ottime prospettive di crescita. Preziosa è stata la collaborazione con il settore scolastico cittadino cui va il mio personale ringraziamento. Purtroppo, per decisione dei “soci fondatori” questa collegialità, alle prime difficoltà riscontrate in una Serie B nazionale, con mio rammarico, si è frantumata.

Da ultimo, concedetemi un passaggio sulla questione relativa alla struttura e all’ampliamento del PalaManchia. Nell’ultima riunione del Consiglio Comunale dell’Amministrazione Conoci, ai primi di giugno, sono state approvate alcune modifiche al bilancio, tra cui lo stanziamento del budget necessario all’esecuzione dei lavori di adeguamento del PalaManchia previa indizione di una gara d’appalto al fine di individuare l’operatore che sarà incaricato di eseguirne i lavori. Contrariamente a quanto pubblicato in alcuni organi di stampa locale, tale impegno finanziario non è stato assunto in virtù di un accordo tra Futsal Alghero e Scuola Pallacanestro Alghero né il Gruppo Dirigente ha mai parlato di cifre.

Il rappresentante della Pallacanestro Alghero, infatti, nella sopracitata riunione, sedeva in qualità di Consigliere Comunale di maggioranza; fatto questo che costituiva un conflitto di interessi e motivo di incompatibilità. Il Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) dichiara incompatibile una carica politica con la titolarità di una concessione di un bene demaniale in capo allo stesso rappresentante o a un suo congiunto; concessione che è possibile ottenere solo a seguito di gara d’appalto indetta dall’Amministrazione del Comune in cui ha sede il bene demaniale dato in concessione. Da rilevare, inoltre, che grazie a un “cavillo” previsto dalla normativa italiana, la concessione della durata di sei anni, in scadenza naturale nel 2025, è stata ulteriormente estesa (almeno sino al 2034) in contrasto con la normativa comunitaria – la Direttiva Bolkestein – che prevede che le concessioni demaniali siano periodicamente rinnovate con gara d’appalto. Sino all’ultimo minuto, inoltre, la Pallacanestro Alghero faceva pressioni sull’allora Presidente del Consiglio Comunale affinché lo stanziamento per i lavori di adeguamento del PalaManchia non venisse nemmeno inserito nell’Ordine del Giorno in quanto “materia non urgente”.

Infine, come Gruppo Dirigente, non abbiamo mai parlato di cifre. In linea con quanto stabilito dalla normativa nazionale in materia – il Codice degli Appalti – abbiamo sempre indicato la possibilità, non l’obbligo, per le Stazioni Appaltanti di indire procedure di affidamento diretto sino alle soglie di rilevanza comunitaria previste dal Codice, considerata l’urgenza dei lavori e la necessità di terminare gli stessi prima dell’inizio dei rispettivi campionati. Così non è stato e la Futsal Alghero si è vista costretta a giocare l’ultima stagione “in trasferta” al Palazzetto Comunale di Usini.

I lavori di ampliamento del PalaManchia prevedevano inizialmente l’allungamento del campo sul lato corto e interventi per facilitare l’accesso dei disabili. A seguito di numerose interlocuzioni con l’Amministrazione Comunale, negli ultimi mesi si sono aggiunti nuovi interventi non inizialmente preventivati con conseguente aumento del budget inizialmente previsto. Ciò a conferma del fatto che il PalaManchia era, ed è attualmente, fuori norma.

Concludo questo lungo comunicato con l’augurio che la nuova Amministrazione Comunale proceda a indire la gara e che la Futsal Alghero possa tornare al PalaManchia” conclude Andrea Columbano


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