Sabato 28 Settembre, aggiornato alle 10:02

VIDEO – Il Beach Club A-Mare a Calabona e le installazioni di Antonio Marras sono la novità dell’Estate Algherese

VIDEO – Il Beach Club A-Mare a Calabona e le installazioni di Antonio Marras sono la novità dell’Estate Algherese

Ieri 21 giugno 2024, il Beach club A-Mare sito in località Calabona ad Alghero ha ospitato l’evento di apertura dell’esposizione artistica dell’artista Antonio Marras, con la partecipazione di Francesca Alfano Miglietti, curatrice dell’esposizione, entrambi presenti (GUARDA).

“L’esposizione è installata negli spazi all’aperto del beach club A-Mare ed è caratterizzata dall’inserimento di sei totem in ceramica realizzati dall’artista Algherese, che orienteranno il percorso degli spettatori, i quali saranno invitati a guardare “dentro” prospettive alternative e aprire scorci che riguardano il passato e i ricordi dell’artista Algherese. Questa selezione di opere d’arte e ceramiche realizzate da Antonio Marras andrà ad arricchire la complessità dell’identità creativa dell’allestimento, rendendo A-Mare un luogo fuori dall’ordinario, che fugge le dimensioni del tempo e dello spazio ed elude la percezione razionale di chi lo visita.

Il beach Club A – Mare è la novità assoluta nell’offerta di servizi al turista e all’ospite ad Alghero. Sorge in località Calabona ed è la concessione assegna alla Società Bagni del Corallo, che è intervenuta con una progettazione di insieme che di fatto ha recuperato una area poco curata, ora destinata a fornire un servizio di qualità, aperto a tutti. Un club dove i particolari sono curati nel dettaglio, in linea con la mission della società immobiliare MP Finance, che da anni offre alla clientela locali e servizi di qualità elevata.

Gli spazi esterni verdi progettati dallo Studio A+L di Mancon e Associati, sono inseriti in un contesto che ospita anche essenze tipicamente mediterranee.

Ieri lo start della stagione, impreziosita dalla presenza di Antonio Marras e delle sue ultime “creature” e da FAM una eccellenza nel campo. Francesca Alfano Miglietti (FAM) è Teorico e critico d’arte, docente di Teorie e Metodologie del Contemporaneo all’Accademia di Belle Arti di Brera. Curatrice di mostre, rassegne e convegni, vive a Milano è lei che ha spiegato, nell’intervista che vi proponiamo, in poche parole, il senso di quelle opere d’arte.

Un evento diventato una serata mondana, dove gli ospiti sono rimasti favorevolmente colpiti dalla location, e dal divenire dei colori regalati da un tramonto mozzafiato, sorseggiando un calice di frizzante tipicamente locale.

Afferma Antonio Marras FAM: Una delle peculiarità di un qualsiasi territorio è la mutevolezza, il cambiamento continuo al quale è sottoposto, generando di conseguenza la metamorfosi dei paesaggi, e la mutevolezza è una delle caratteristiche poetiche di Antonio Marras. Per Marras l’arte è trovare un sistema per cambiare, e la sua produzione, la sua dimensione multiforme è una testimonianza di cambiamento, di trasformazione di senso, per Marras la scena diventa il luogo, gli oggetti che crea diventano pretesti di incontro, e le opere diventano un sistema in rivolta. I suoi totem divengono corpi, sguardi, si compongono in un vortice in cui vasi e animali e ciotole e colonne si assemblano in un vortice che sembra cambiare momento per momento, utilizzando reperti di una realtà concepita come accumulo di oggetti.

E la mutevolezza è anche una delle caratteristiche di Alghero, sempre presente nelle creazioni di Marras, Alghero con le sue storie leggendarie di approdi, partenze, incontri di culture, e di storie… storie di fenici e di porpora, di coralli di lingue e di orizzonti, di miniere e di donne leggendarie che si sono occupate di leggi e diritti.

La natura è a tutti gli effetti, l’unica opera d’arte che cambia nel tempo e che non può essere trasportata all’interno di un museo se non per trasposizione. Quello di Antonio Marras per A- Mare è il progetto di una relazione, la relazione tra arte e ambiente, una relazione che, per quanto riguarda l’arte, nasce sin dalle sue origini. L’idea è che gli artisti lascino nel territorio una propria impronta, spesso mutevole, come lo è il paesaggio, il quale continuamente cambia. In questo progetto di Marras il luogo è posto al centro e non fa solo da cornice, unaesposizione a cielo aperto, con opere che invitano a guardare in alto, verso l’immaginazione che tutto può,” conclude Francesca Alfano Miglietti (FAM).


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