Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

Il Sindaco Conoci saluta. Non è stato il peggiore, è la consigliatura che ha evidenziato criticità da subito

Il Sindaco Conoci saluta.  Non è stato il peggiore, è la consigliatura che ha evidenziato criticità da subito

Ieri ultimo consiglio comunale con a capo il sindaco Mario Conoci, tanti punti approvati ed è il primo cittadino stesso che sottolinea questo e ribadisce: “la mia maggioranza con il contributo dell’opposizione e nel rispetto dei rispettivi ruoli, sino all’ultimo giorno del mandato, dimostra di lavorare senza divisioni Con spirito di servizio e senso del dovere nell’interesse della città. Sono grato e orgoglioso di aver guidato con la mia giunta il consiglio comunale la mia città è questa amministrazione in cinque anni così difficili e sono sicuro che col tempo il lavoro fatto verrà apprezzato sempre di più il nuovo sindaco e la nuova amministrazione sono certo troverà una struttura amministrativa efficiente fatta di collaboratori che si impegnano ogni giorno per dare risposte ai cittadini con dedizione e passione.
Parole assolutamente condivisibili quelle del primo cittadino, che però devono essere analizzate dal punto di vista prettamente politico.
Avremmo voluto sentire per bocca del sindaco, il motivo politico, della sua solitudine.
Avremmo voluto sentire altresì i motivi che lo hanno portato a governare questa città, tenendosi fardelli addosso, in termini di assessori, che alla prova dei fatti si sono dimostrati inadeguati.
Avremmo voluto sapere dalla voce del sindaco, se la sua gestione amministrativa della città, sia stata incisiva, e per quali punti in particolare verrà ricordata.
Avremmo voluto sapere perché dei tanti procedimenti amministrativi che riguardano interventi pubblici, nessuno di questi sia stato portato a compimento.
Avremmo voluto sapere persino se amministrare può fare rima con galleggiare.
Avremmo anche voluto sapere i motivi per i quali questa città è scivolata nella sciatteria, pervasa da incuria, dove sono un po’ di attenzione sarebbe stato sufficiente.
Avremmo voluto sapere dei motivi che hanno impedito a questa città di essere splendente di luce propria, grazie all’attenzione quotidiana di chi è preposto, pro tempore,  nella sua gestione.
Perché sarà anche vero che Alghero è la città più bella del mondo, ma da tempo è solcata da rughe che certificano che non si può vivere solo di ricordi.
Siamo certi, e lo affermiamo convintamente, che Mario Conoci non sia stato il peggior sindaco di questa città. Mario Conoci è stato il sindaco di una delle peggiori consigliature della storia di questa città.
Un consiglio litigioso, fratturato da subito, dove il trasformismo e il cambio di casacca è stato una costante. Dove le composizioni dei partiti uscite dalle urne, sono stati sconvolti dai personalismi che hanno condizionato gli equilibri propri della maggioranza.
Più che una maggioranza politica, a un certo punto si aveva la percezione di aver di fronte una maggioranza di persone, che non rispondevano ai partiti, men che meno al corpo elettorale ( non è possibile), ancora meno ai cittadini elettori che hanno assistito basiti a uno spettacolo che poteva essere interrotto in un solo modo: tutti a casa!
Ecco, Mario Conoci se avesse avuto un po’ più di coraggio, di fermezza, la sua variegata maggioranza non si sarebbe liquefatta e modificata al bisogno, ma avrebbe dovuto scegliere fra il rimanere a certe condizioni, o sottoporsi al giudizio di nuovo dell’elettorato. Subito.
Si è preferito tergiversare, quasi che il tempo lenisse ogni cosa, invece il tempo alla fine non ha fatto che acuire e cristallizzare posizioni sempre più ferme, fino a farle diventare contrapposizioni sul piano personale.
Il giudizio su Mario Conoci sindaco, non può avvenire sull’onda emotiva di una campagna elettorale elettrica. Persino gli schieramenti oggi in campo, si sono mossi in linea con quanto avvenuto negli ultimi cinque anni, scomponendosi e ricomponendosi fino al punto da confondere chi di Politica capisce e tratta. Perché forse di Politica c’è poco.
Questa è una città che da tempo rimpiange, sempre, chi c’era prima. Il giudizio sull’operato di Mario Conoci, non può essere solo emotivo, c’è bisogno di tempo e di metabolizzare.
L’operato di Mario Conoci non può non entrare pesantemente su quanto avvenuto in occasione della pandemia, due anni terribili, gestiti in maniera esemplare nella nostra città, con il Sindaco sempre in primo piano e l’apparato amministrativo burocratico a sostegno. E non è cosa di poco conto e neanche scontata. Alghero in quel periodo è diventata persino un modello, grazie a un lavoro di squadra che ha visto per protagonisti l’amministrazione comunale e il servizio sanitario.
Ora a un paio di giorni dalle elezioni,  e ai saluti finali,  ci preme è sottolineare la grande correttezza di questa persona nei nostri confronti. L’attenzione per chi ha seguito le vicende di questa amministrazione è stata esemplare, e non era scontato. Nei confronti dei media l’atteggiamento di Conoci è stato sempre propositivo, e la sua smania di enfatizzare la promozione degli eventi che riguardavano questa città, dimostrano senza dubbio alcuno, che quest’uomo ha amato la sua città.
Ma la politica è una bestia, mischia tutto, frulla persone, sentimenti, attività e appartenenza, e restituisce, talvolta, agli occhi di chi guarda, un’altra persona, non quella autentica. Trasformata a sua insaputa.


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