Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

Cdx sardista Civico su Delibera di Giunta per il Parco: “Una vergogna di fine mandato” lo dice la Alivesi sapendo che tre Assessori ora sono nella sua stessa coalizione. Un assurdo!

Cdx sardista Civico su Delibera di Giunta per il Parco: “Una vergogna di fine mandato” lo dice la Alivesi sapendo che tre Assessori ora sono nella sua stessa coalizione. Un assurdo!

Di seguito una nota stampa a nome della coalizione di centrodestra liberale, sardista e civica sulle dichiarazioni della consigliera Alivesi sul Parco di Porto Conte, nella quale si legge

“Nel recente dibattito sulla delibera 139 del 27/05/2024, in cui la giunta comunale dispone il fabbisogno del personale del Parco di Porto Conte 2024-2026, emergono inequivocabilmente le discordanze tra i vari candidati del cosiddetto “campo largo”. Una coalizione che di certo non è un gruppo omogeneo come i principali attori vogliono far credere, ma bensì un insieme multiforme di anime in netta contrapposizione l’una con l’altra.

 

Nello specifico, la consigliera comunale (e candidata) del Movimento 5 Stelle Maria Antonietta Alivesi definisce “una vergogna di fine mandato” la delibera di cui sopra. Non solo. Il commento della Alivesi diventa ancora più duro quando scrive che il Parco sta diventando un vero stipendificio e attribuisce il “merito” all’attuale Giunta Comunale in cui ben 3 assessori, Piras, Montis e Salaris, sono candidati nella sua stessa coalizione. E non passa certo inosservato il commento di Roberto Barbieri, anch’esso candidato nel campo largo, in cui annuncia che “Sarà compito della prossima amministrazione correggere (e in tempi rapidi) le mille anomalie di questo Parco”. Se non fosse vero sembrerebbe il teatro dell’assurdo.

 

Diventa quindi impossibile non rilevare ed evidenziare i contrasti tra i rappresentanti e candidati politici in corsa per Cacciotto sindaco che, nella malaugurata ipotesi dovessero riuscire a vincere, certo non fanno presagire niente di buono. Di fatto emergono, giorno dopo giorno, solamente litigi causati dal fatto che, tra loro, non hanno un minimo di valori condivisi. Ancora oggi non c’è un elettore algherese che abbia compreso quali siano le convergenze programmatiche o politiche che hanno portato alla formazione di una coalizione di questo tipo, mentre sono sempre più evidenti gli episodi di mal sopportazione tra i loro candidati. Possiamo supporre, con preoccupazione, che dietro questo abominio definito campo largo ci siano solo pericolosi accordi di potere stabiliti ai piani alti e che i poveri candidati devono soltanto subire.

 


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