Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

Un terzo della popolazione sarda a rischio povertà ed esclusione sociale

Un terzo della popolazione sarda a rischio povertà ed esclusione sociale

POVERTA’ – Un terzo della popolazione sarda a rischio povertà ed
esclusione sociale e quasi il 7% dei sardi in condizione di grave
deprivazione materiale e sociale. Giovanni Mellino (Presidente ANAP
Confartigianato Sardegna): “Numeri che fanno rabbrividire. Urgente
intervenire per scongiurare una ulteriore deflagrazione della
condizione sociale dell’Isola”.

Un terzo dei sardi a rischio povertà o esclusione sociale e quasi il
7% della popolazione isolana in condizione di grave deprivazione
materiale e sociale.

E’ crudo, pesante e preoccupante il quadro sulle condizioni di vita e
reddito delle famiglie isolane che emerge dalla rielaborazione fatta
dall’ANAP Confartigianato Sardegna, l’Associazione Nazionale degli
Anziani e dei Pensionati, sulla rilevazione dell’Istat 2022-2023, che
evidenzia anche una riduzione generalizzata dei redditi reali a causa
dell’inflazione.

Per la precisione i dati affermano come il 32,9% della popolazione
della Sardegna nel 2023 sia stata a rischio di povertà o esclusione
sociale, valore in calo rispetto al 36,4% del 2022 ma, in ogni caso,
sopra alla media nazionale passata nello stesso periodo dal 24,4% del
2022 al 22,8% dell’anno appena passato.

Allarmante anche l’analisi sui sardi in condizione di grave
deprivazione materiale e sociale: nel 2023 si attestarono all’6,9%, in
aumento rispetto al 6,7% del 2022 e sopra la media nazionale del 4,7%.
Nonostante l’aumento dei prezzi, è calata la quota di popolazione
isolana a rischio di povertà attestandosi al 29% nel 2023 rispetto al
30.8% dell’anno precedente. In ogni caso il 17,1% delle famiglie sarde
vive a bassa intensità di lavoro rispetto al 20,1% dell’anno
precedente.

“Sono numeri che fanno rabbrividire perché ci dicono come un terzo
della popolazione sarda abbia a che fare, quotidianamente, con la
difficoltà di consumare pasti dignitosi, di curarsi, di avere
abitazioni decorose e di istruirsi ovvero come abbiano a che fare con
la povertà – commenta Giovanni Mellino, Presidente Regionale di ANAP
Confartigianato Sardegna, l’Associazione Nazionale degli Anziani e dei
Pensionati di Confartigianato, e VicePresidente Nazionale – tutto ciò
riflette la complessa situazione economica e sociale della Sardegna
nel 2023 ed evidenzia la necessità di interventi mirati per migliorare
le condizioni di vita delle famiglie e ridurre il rischio di povertà e
esclusione sociale nella regione”. “Dietro a questi freddi numeri ci
sono anziani e pensionati con redditi al minimo, disoccupati e
lavoratori poveri, famiglie monoreddito e ex occupati che dal mondo
del lavoro sono stati espulsi ma anche tutti coloro che hanno perso la
speranza di trovare una occupazione dignitosa – prosegue – Mellino –
ovvero tutte quelle fasce deboli che con l’inflazione e le crisi che
si sono susseguite hanno perso la capacità di spesa”.

A livello nazionale l’Istat osserva una riduzione del rischio di
povertà o esclusione sociale in particolare in Piemonte, Liguria,
Emilia Romagna, e Campania, dovuto alla diminuzione di tutti e tre gli
indicatori (rischio di povertà, grave deprivazione e bassa intensità
di lavoro). Inoltre, il rischio di povertà o esclusione sociale
diminuisce in Lombardia con una riduzione marcata degli individui in
famiglie a bassa intensità di lavoro ma con un aumento della grave
deprivazione. In Calabria, invece, peggiorano i tre indicatori e
aumenta soprattutto la grave deprivazione.

A questi dati l’ANAP Sardegna aggiunge anche quelli sulle pensioni
nell’Isola il cui totale ammonta a 8,4 miliardi, di cui 5,4 miliardi
per vecchiaia, pari al 30% dell’ammontare della spesa per consumi
sostenuta in un anno dalle famiglie sarde. Attualmente i pensionati
per vecchiaia sardi sono 267mila con un ammontare di 5miliardi e mezzo
di euro, equivalenti a un importo medio di 19mila euro pro capite.

L’Associazione dei Pensionati e Anziani di Confartigianato Sardegna
ricorda anche come nella regione vi siano 414mila over 65 che incidono
sulla popolazione per il 26,2%. Secondo il report il totale dei
pensionati sardi è di 450mila, con 649mila pensioni erogate che
apportano al sistema economico regionale 8miliardi e mezzo di euro di
risorse annue che, con un importo medio di 13mila euro pro capite,
contribuiscono alla spesa delle famiglie sarde per il 30% dei consumi.

“L’aumento della povertà tra gli anziani e i pensionati è un fenomeno
preoccupante che richiede l’attenzione urgente della società e delle
istituzioni – sottolinea Mellino – coloro che hanno contribuito per
decenni alla costruzione delle nostre comunità, dovrebbero poter
godere di una vecchiaia dignitosa e sicura. Tuttavia, troppo spesso,
ci troviamo di fronte a una realtà in cui molti di loro lottano per
soddisfare i bisogni fondamentali come cibo, alloggio e assistenza
sanitaria”. “Affrontare la povertà tra le fasce più deboli non è solo
una questione di giustizia sociale, ma anche di responsabilità
collettiva e di investimento nel futuro delle nostre società –
conclude il Presidente di ANAP Sardegna – per questo dobbiamo lavorare
insieme per garantire che ogni essere umano possa invecchiare con
dignità, sicurezza e rispetto”.


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