Venerdì 11 Ottobre, aggiornato alle 21:26

Il Consigliere del Popolo Christian Mulas “frontale” con Marco Tedde: in 30 anni di FI candida solo se stesso

Il Consigliere del Popolo Christian Mulas “frontale” con Marco Tedde: in 30  anni di FI candida solo se stesso
Eccoli, rigorosamente accoppiati secondo volere del sovrano, i due ex assessori claudicanti di FI firmare un imbarazzante documento scritto come tutti gli altri dal loro capo supremo. Documento con il quale attacca il sottoscritto e Francesco Marinaro e tutti quelli che hanno osato dirgli che è arrivata l’ora dopo oltre trenta anni di smetterla di vivere di ricordi ormai passati e scaduti nel tempo e di fare spazio davvero ad altri, sicuramente più vogliosi di dare il massimo per la propria città, e ad un vero e atteso da troppo tempo (ahinoi!) cambiamento generazionale”, è l’inizio di una nota stampa di Christain Mulas che ne ha per tutti i forzisti, continua Mulas:.
È possibile che in trenta anni di Forza Italia sia riuscito a candidare solo se stesso?
Ma torniamo ai due ex assessori pistoleri Peru e Caria, che appaiono sorridenti come se, nei loro quattro anni e mezzo di gestione esclusiva dei rispettivi assessorati, non avessero rotto nemmeno un vaso. L’elenco è facile facile,  Peru è colui che avrebbe dovuto sovrintendere alle manutenzioni ( strade, verde, illuminazione, marciapiedi, impianti sportivi, ecc. ), alle opere pubbliche ( piscina coperta, ex cotonificio, palazzo civico, circonvallazione, ecc.) e all’a società Alghero In House (sulla cui gestione è meglio stendere un velo pietoso. La sua assoluta inefficienza e incapacità è pari alla sua scarsissima presenza in assessorato dove facevano fatica a riconoscerlo nelle poche volte che si presentava per occuparsi di progettazioni e simili.
La Caria è quella che non ha portato in Consiglio Comunale mai un Blancio nei termini di lgge, ha rischiato di far chiudere la Secal, dedicandosi invece con assiduità a contribuzioni varie e ad intromettersi negli assessorati dei colleghi. Nella gestione del Demanio è l’artefice del caos suoli pubblici (con aree delle città, pur storiche, totalmente invase e senza spazi pubblici), che prima voleva ridurre ai minimi termini e poi ha trascurato senza riuscire a proporre uno straccio di nuovo regolamento, sugli immobili e sulle strutture sportive buio totale, qualcuno pensa non sapesse nemmeno di avere la delega. Addirittura il suo partito ha lavorato intensamente per sostituirla (con una serie di comunicati al veleno firmati Forza Italia) sinché il capo politico dun’tratto ha deciso che era diventata bravissima.
Tutti e due gli assessori sono stati sollecitati a svolgere il loro dovere dal resto della maggioranza, dall’opposizione e da tantissimi cittadini e comitati. Nemmeno rispondevano al telefono.
Dopo la loro cacciata per incapacità sono partiti gli asfalti in città e in agro, la società House ha ripreso i concorsi per il personale e lavora senza condizionamenti, la circonvallazione va a ritmo serrato, le altre opere pubbliche sono tutte ripartite come la ex caserma carabinieri. Ed anche nei settori della Caria la musica è la stessa, il bilancio è stato approvato come mai prima, la Secal rivede la luce, si sbloccano gli affidamenti degli impianti sportivi, si definisce la gara del Caval Marì, e tanto altro.
Ma i due, incuranti dei danni fatti, vengono riproposti da un  candidato  a sindaco della destra estrema sempre più in confusione e isolato come analisti politici e come risolutori dei danni che loro stessi hanno fatto in questi 5 anni di consigliatura. In più, col solito modus operandi dei teddiani, oramai trito e ritrito, finalizzato a stravolgere la realtà dei fatti, vengono mandati all’attacco sconsiderato contro chi avrebbe la colpa di non volerli rivedere scorrazzare a far danni in città. Anziché attaccare chi ha lavorato per mandare avanti il mandato, il candidato a sindaco della destra estrema farebbe bene a prendere atto che lui e i suoi di Forzisti asono stati il vero problema di questi anni, nei quali hanno lavorato solo per accrescere la loro visibilità di partito e quella del capo senza impegnarsi davvero per la città. Senza dimenticare, visto che il suo spargere il distolto verbo che l’altra parte sarebbe “un ministrone” o “copatza” etc, che lui in primis ha incontrato i rappresentanti dei moderati, polo civico e perfino del Centrosinistra per costruire quello che altri, mossi veramente dal superare il suo modo vetusto di fare politica, hanno creato. Dunque, caro candidatoa Sindacodella destra estrema, si metta l’anima in pace, il suo tempo è  scaduto ormai è passato, lasci per una volta il presente e futuro agli altri.” Firmato il Consigliere del Popolo Christian Mulas

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