Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

Elezioni – Ad Alghero due perimetri politici si confronteranno, ma lo sbiancamento della sinistra è evidente

Elezioni – Ad Alghero due perimetri  politici si confronteranno, ma lo sbiancamento della sinistra è evidente

Ancora qualche ora poi si metterà la parola fine alla predisposizione delle liste elettorali, da consegnare entro le 12:00 di oggi,  in vista del rinnovo del consiglio comunale, e della carica del sindaco previste per l’8 e 9 di Giugno. Che i partiti e i civici abbiano fatto uno sforzo immane e indubbio, perché sono poche le persone disponibili a candidarsi, ed e’ il distacco certificato dalla vita politica. Vita politica sempre più dominata, totalmente dalle stesse persone che da molti lustri sono sulla scena politica locale, detengono un buon pacchetto di voti, e si muovono con grande disinvoltura, da destra a sinistra e viceversa..

Emerge soprattutto che dei 26 attuali consiglieri comunali, almeno il 90% saranno nuovamente presenti per essere rieletti.

L’offerta Politica ad Alghero si è polarizzata su due fronti, da una parte quella che vede candidato a Sindaco Raimondo Cacciotto, nel cosiddetto campo larghissimo, dall’altra nel centro destra, Con l’aggiunta di liste civiche quella che sosterrà Marco Tedde.

 E se nelle liste presenti nel centro destra molti simboli riconducono ai partiti storici di quest’area, ben visibili,  si pensi alla Lega, Fratelli d’Italia, a Forza Italia, per citarne alcuni, dall’altra parte nel campo larghissimo, i partiti, a livello locale  si sono scomposti fino ad arrivare allo scioglimento di intere aree politiche, che storicamente e nel tempo hanno contraddistinto la sinistra  a l’ambientalismo algherese.

La grande assente nel panorama politico locale è proprio la sinistra, mimetizzata in liste civiche che contengono uomini e donne di area, ma non i partiti e le liste rappresentative di un’area politica, che , aveva bisogno di essere identificata senza poterla cercare con difficoltà.

A vedere la composizione del campo larghissimo, le uniche forze politiche che hanno mantenuto il loro simbolo e lo ripropongono alla collettività, sono quelle del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle, il resto lo si deve cercare.

Il Campo Largo, diventa  così un grande contenitore, una grande balena bianca, che accoglie trasversalmente persone di area cattolica e moderata, comprese quelle della sinistra e ambientalista. Ma emerge in tutta evidenza che il connotato che si è voluto dare a quest’area tende a scolorire il più possibile la matrice che sta a sinistra, vestendola, almeno in facciata, di quell’abito di moderazione, che spinge ad affermare che quella è un’area dal profumo democristiano , quella che molti ricordano con tutte le anime e le correnti che aveva dentro. Rimane solo da verificare se in queste ultime ore ci sarà qualche colpo a effetto per recuperare nome e simbolo di un’area, a sinistra, che purtroppo ad occhio nudo non si vede


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